giovedì 28 luglio 2011

Ringraziamenti





L'associazione ARCA, ringrazia di cuore per il gesto e il dono offerto da noi tutti.

Sabrina, Diego, Antonello, Roberta.




Mi prendo una pausa dal blog, questa volta non per lavorare, ma per riposare, vi penserò, un grande saluto a tutti!

Bacione



mercoledì 27 luglio 2011

NON SOLO RIFLESSOLOGIA

File:Christoph Wilhelm Hufeland.jpg


Christoph Wilhelm Hufeland (Bad Langensalza12 agosto 1762 – Berlino25 agosto 1836) è stato un medico tedesco, considerato in Germania il promulgatore della pura medicina olistica secondo il modello ippocratico. Usò l'idroterapia e le cure termali, coniò il termine "macrobiotico" per indicare le capacità di prolungare la vita umana, ripreso poi da Oshawa con altra accezione. Fu membro della Regia Accademia Prussiana delle Scienze di Berlino. Elogiò il potere dell'infiammazione, dellafebbre e della suppurazione.(MED Processo infiammatorio accompagnato da secrezione di pus: la ferita è venuta a s.)

martedì 26 luglio 2011

MIRACOLO CERCASI...


La mia auto non ce la fa più, me lo sta dicendo in tutti i modi, con vari rumorini o brusche impennate improvvise. Dall'ultima rimessa a punto, un anno fa, quando cercai di convincerla a resistere ancora, ad oggi, mi ha mandato mille e più segnali di resa. Così, da qualche mese ho cominciato a buttare quà e là l'occhio un po' in giro ed ora mi dovrò decidere a fare il passo di acquistarne una nuova. Il mercato è assai versatile, non me ne ero mai resa conto prima, c'è proprio quel che si dice l'imbarazzo della scelta.
Io la vorrei piccola, economica, funzionale e carina perchè alla fine anche l'occhio vuole la sua parte. Alcuni modelli dunque sono automaticamente esclusi dalla mia ricerca.
E in ogni caso, non comprerò mai una ypsilon 5 porte...

lunedì 25 luglio 2011

Saggezza popolare


"Ovunque i semi di lino divengano un cibo comune tra la gente, lì ci sarà una salute migliore"

Mahatma Gandhi 

DANZARE IL SOGNO


"Dove sono i danzatori dell'Unità
che conoscevo prima della mia nascita?
Ho forse rinunciato alla mia totalità
per poter camminare sulla Terra?

Ho forse scelto di dimenticare
per rendere la vita reale?
Ho forse abitato un corpo umano
per poter imparare a sentire?

venerdì 22 luglio 2011

GIOIA SUPREMA


"...Nel non-agire, secondo me, risiede la vera gioia. Ma tutti considerano il non-agire come la più grande delle sofferenze. Così è stato detto: La gioia suprema è senza gioia; la gloria suprema è senza gloria.

Il vero e il falso non possono venir definiti, ma il non-agire permette di determinare il vero e il falso. Se la gioia suprema è far vivere la persona, solo il non -agire conserva l'esistenza. Mi sia consentito spiegarmi: il cielo non agisce, ecco il perchè della sua limpidezza; la terra non agisce, ecco il perchè della sua stabilità. Così tutti e due si accordano per non agire, eppure grazie a loro tutte le cose si trasformano e si producono. Sfuggenti, inaccessibili, niente di percettibile scaturisce da loro, eppure da essi nascono tutti gli esseri e ciascuno ha il proprio rango.

Così è stato detto: il cielo e la terra non fanno nulla e non c'è nulla che non facciano.

Ma fra gli uomini, chi è in grado di non fare?"

(Zhuang-zi)

6 Mese





Passaggi Circolari



Italia
3.164
Stati Uniti
109
Germania
21
Vaticano
16
Singapore
4
India
3
Iran
3
Federazione Russa
3
Svizzera
2
Regno Unito
2

mercoledì 20 luglio 2011

LA FORZA DI UN INTENTO COMUNE


"Ho apprezzato il silenzio,
che generava la quiete.
L'allineamento dei cuori
e il ritmo più lieve dei nostri respiri.

Girotondo muto di ombre
e di luci, liberate dalla danza gioiosa
delle quattordici mani.

Immersi in spazi infiniti,
tra Costellazioni e Pianeti,
lungo i pendii delle Sacre Montagne,
ai piedi dell'Altipiano,
sullo specchio del Lago di Montagna
dove originano acqua e terra,
tra la Nuvola del Cielo
che sovrasta il Grande Granaio e il Palazzo di Dio.

Uniti da un filo sottile,
percettibile appena.

Di ogni cosa che da lì scaturiva,
ho apprezzato il sorriso"


Il dialogo e l'importanza delle parole

Un sasso gettato in uno stagno suscita onde concentriche che si allargano sulla sua superficie, coinvolgendo nel loro moto, a distanze diverse, con diversi effetti, la ninfea, la canna, la barchetta di carta e il galleggiante del pescatore. Oggetti che se ne stavano ciascuno per conto proprio, nella sua pace o nel suo sonno, sono come richiamati in vita, obbligati a reagire, a entrare in rapporto tra loro. Altri movimenti invisibili si propagano in profondità, in tutte le direzioni, mentre il sasso precipita smuovendo le alghe, spaventando i pesci, causando sempre nuove agitazioni molecolari. Quando poi tocca il fondo, sommuove la fanghiglia, urta gli oggetti che vi giacevano dimenticati, alcuni dei quali ora vengono dissepolti, altri ricoperti a turno dalla sabbia. Innumerevoli eventi, o microeventi, si succedono in un tempo brevissimo. Forse nemmeno ad aver tempo e voglia si potrebbero registrare tutti, senza omissioni.

martedì 19 luglio 2011

Foto di Gruppo


Il ricordo della bellissima giornata di Trattamenti:(n.d.r. Silvia non è presente nella foto) questa è la migliore che potevo inserire.
Grazie.

quando nasce un "gruppo"





"Collaborazione con gli altri.
Intuito, esperienza, tenacia.
Sapere quando guidare e quando seguire"

(Deng Ming Dao - Il Tao per un anno - Tea)

lunedì 18 luglio 2011

On Zon Su for Etiopia


Nella giornata di trattamenti di On Zon Su a offerta libera di sabato 16 luglio sono stati raccolti 280 euro.
L'intera somma sarà consegnata all'Associazione Vo.l'A. domenica prossima, 24 luglio.
Chiunque vorrà prendere visione della ricevuta del versamento potrà contattarci in qualsiasi momento.
Rinnovo, a nome di tutti gli operatori, un sentito GRAZIE a tutti coloro che hanno partecipato all'iniziativa.

sabato 16 luglio 2011

16 LUGLIO 2011


Grazie a tutti i partecipanti, praticanti e riceventi, per la bellissima esperienza vissuta!

venerdì 15 luglio 2011

La riflessologia funziona: parola di scienziati?

La riflessologia aiuta a vivere meglio e a superare malattie, piccole disturbi, momenti delicati della vita: un numero consistente di ricerche degli anni più recenti lo dimostra.


Finalmente un riconoscimento importante per la medicina naturale: la ricerca ha dimostrato i benefici effetti della riflessologia su diverse fasce della popolazione, dai neonati fino agli anziani. Ecco i vantaggi scientificamente dimostrati di questa pratica sulla salute e il benessere dell’organismo.


Secondi studi recenti (dagli anni ’90 in poi), la riflessologia: 

1. favorisce il recupero fisico dopo una malattia o un intervento chirurgico: da uno studio danese del 2001 è emerso che i neonati soggetti a coliche sottoposti a trattamento riflessogeno stavano meglio rispetto al gruppo di controllo; una ricerca svizzera del 1994 ha riscontrato una più rapida ripresa delle funzioni renali e intestinali del post-operatorio e una minore necessità di farmaci 
2. migliora l’efficacia dei farmaci: ricerche condotte in Cina negli anni ‘90 indicano che la riflessologia è in grado di amplificare l’efficacia dei farmaci usati nella terapia delle infezioni renali e del diabete; sempre cinese un altro studio che ha osservato una riduzione dei tempi di guarigione dalla polmonite nei neonati trattati con un’associazione di tecniche riflessogene e farmaci, rispetto alla sola terapia farmacologica
3. migliora le funzionalità di alcuni organi come reni (Austria, 1999), intestino (Cina, 1994) e cuore (Gran Bretagna, 1997 e Singapore, 2005)
4. mitiga gli effetti collaterali di alcuni trattamenti farmacologici: studi statunitensi (2000,2003), britannici (2000) e coreani (2005) hanno documentato una riduzione di sintomi come nausea e vomito nei pazienti oncologici sottoposti a chemioterapia
5. attenua il dolore, come mal di testa (Danimarca, 1997), emicrania (Austria, 1993), mal di denti (Cina, 1994), dolore toracico causato da malattia coronarica (Cina, 1998)
6. aiuta nel trattamento di alcuni disturbi specifici, come le disfunzioni sessuali maschili, i disturbi urinari negli uomini con prostata ingrossata e i dolori mestruali femminili: parola di uno studio cinese del 1996-1998
7. è utile durante il parto e l’allattamento: uno studio condotto in Danimarca nel 1989 ha mostrato come durante il parto il ricorso alla riflessologia comporti una riduzione della durata del travaglio e del dolore; sette anni dopo un’ulteriore indagine, questa volta cinese, ha evidenziato come il trattamenti riflessogeno post-partum favorisce la montata lattea
8. migliora la qualità della vita degli anziani: nel 1995 un esame condotto nel Regno Unito su un gruppo di malati di Alzheimer sottoposti a trattamento riflessogeno ha rilevato una riduzione di alcune manifestazioni tipiche quali irrequietezza, vaneggiamento, rigidità articolare e artrite; uno studio coreano del 2006 condotto sugli ospiti di una casa di riposo ha riscontrato inoltre un miglioramento della qualità del sonno e un’attenuazione della depressione; infine, secondo uno studio del 1994, la riflessologia agirebbe positivamente anche sulla stipsi legata alla terza età. 
La ricerca insomma ha sprecato diverse energie a livello internazionale per dimostrare i benefici di questa pratica antichissima in diversi campi della salute e a tutte le età. 
Inoltre, l’inclusione del trattamento riflessogeno nei protocolli terapeutici ospedalieri è sempre più frequente, soprattutto per quanto attiene al settore delle cure palliative e alle terapie post-operatorie.


http://www.sanihelp.it/news/8617/riflessologia-funziona-parola-scienziati/1.html




"Sempre, comunque, passeggiando lungo una costa mi hanno colpito uomini e donne soli, seduti sulle rocce a contemplare il mare. Il brivido delle luminescenze sulla cresta dei flutti, il profilarsi di correnti più fonde e scure sulla superficie, l'odore della salsedine, si congiungono in una unità che assorbe e fonde.
Una vita umana intriga per l'identico motivo, per la fusione di realtà separate.
L'uomo è un mare di persone diverse: ereditate, imitate, subite, assimilate, confuse, spesso nemiche fra loro, tutte comunque riassunte nell'impressione unica e complessiva, per cui un uomo ci colpisce come una schietta individualità e tuttavia sappiamo che è un caos.
Come la distesa dei flutti. Costantemente mutevole e frastagliati, l'uno e l'altro, sempre più si conferma la somiglianza fra l'uomo e il gioco delle onde.
A contemplarla lungamente si agevola la strada verso il passato; il mare si trasforma nello specchio della psiche" (Elémire Zolla - Lo stupore infantile)


Il compito primario di una terapia è quello di riportare ordine, riconoscere il caos, i conflitti, lo smarrimento interiore e riportare l'ordine naturale dove tutte le forze agiscono in difesa e a sostegno di una condizione di salute e di benessere. Per questo nel mio lavoro preferisco focalizzare l'attenzione più sulla salute che sul sintomo o sulla malattia. Per questo considero il mio lavoro non una terapia ma uno strumento di ricerca di quelle forze intrinseche al corpo che meglio di chiunque altro conoscono la strada e le modalità di accesso alla guarigione peculiari a ciascun individuo.
Purtroppo molto spesso nella nostra cultura questo compito non è facilitato, anzi viene spesso contrastato o non compreso. Siamo così attenti al sintomo e alla sua immediata espressione, che perdiamo di vista la causa vera che induce il corpo ad ammalarsi. Siamo ormai abituati a considerare la malattia come qualcosa di cattivo, qualcosa da cui necessiti liberarci al più presto, qualcosa che ci invade, che ci paralizza, che alla sua manifestazione estrema è persino in grado di distruggerci. Essa è oltremodo oggetto di vergogna, una macchia che deturpa lo specchio luccicante della nostra megalomania. E' inevitabile dunque che la ricerca si orienti sempre più verso rimedi subitanei, quanto più immediati, che si rendono sempre più artefatti, sempre più distanti dalla natura umana.
Se fossero la malattia, la sofferenza, la morte stessa, manifestazioni della profonda saggezza del corpo alle quali rivolgerci in contemplazione per ristabilire un più profondo contatto con il vero significato dell'esistenza?
Se così fosse una "terapia" potrebbe assumere il senso di un accompagnamento spiritualmente muto ma consapevole e attento in un percorso di guarigione. Una sorta di viaggio, dall'esteriore all'interiore, dalla vita ad una specie di morte, da un andare avanti a un andare indietro, da un tempo in movimento ad un tempo statico, dall'io al sè. E poi minuziosamente un percorso a ritroso, un cammino di ritorno, dall'interno verso l'esterno, dalla morte alla vita, dal mondo all'indietro al mondo in avanti, dall'immortalità alla mortalità, dall'eternità al tempo, dal sè al nuovo io. Un viaggio esplorativo di modi e di mondi che fanno parte di noi e ci formano dei quali ignoriamo la vera essenza. Percorrerli può significare prenderne coscienza, risvegliare la coscienza alla realtà del presente. E' così che ci rendiamo potenzialmente capaci di recuperare le nostre peculiari energie e possiamo provare a prendere in mano le redini del nostro destino. Ci possiamo aprire a nuove prospettive, a nuove informazioni e usarle per dare vita al cambiamento.
In questo viaggio esplorativo l'obiettivo è la ricerca della salute, di quella forza in grado di riportare ordine. Nella mia cassetta degli attrezzi ripongo strumenti diversi capaci di dare spazio e valore alle risorse personali e di risvegliarle ad una nuova dimensione che abbia la forza di andare al di là delle difficoltà, delle incertezze, degli ostacoli, delle paure, di comprendere il caos.
Nella mia cassetta degli attrezzi ci sono denti di cinghiale, tartarughe di giada, mattoni, coni di artemisia, punte di quarzi, ma soprattutto vorrei che ci fossero sempre le mie mani, il mio silenzio interiore, il mio cuore.

giovedì 14 luglio 2011

L'Elefante di Giada


Scolpito in una pietra verde semi-preziosa, l’elefante di giada è considerato un simbolo di buona fortuna che possiede, inoltre, molte caratteristiche positive ed energie. Usato come talismano, gioiello o per aumentare il feng-shui di una stanza, l’elefante di giada simboleggia l’abilità di rafforzare l’energia, l’amore o la fortuna. La giada verde è anche stata usata per secoli come strumento di guarigione dal 10.000 a.C.
Gli elefanti vengono scolpiti nella giada verde
Origini della giada verde
Gli elefanti di giada erano venerati nel Buddhismo poiché portavano auguri e fiori in dono a Buddha. Nella Cina antica, la giada era vista come simbolo di paradiso e terra, e gli antichi cinesi credevano che scolpire nella giada la forma di animali e uccelli fosse una forma di venerazione. Confucio riteneva che la giada verde possedesse undici virtù, le quali comprendevano saggezza, sincerità, benevolenza, fedeltà ed etichetta.
Poteri e simboli
L’elefante di giada si ritiene che abbia la capacità di rafforzare l’unione di una coppia, di proteggere la casa, di ispirare intelligenza, dignità, longevità, vitalità, energia, forza, saggezza e di far avverare i desideri. L’elefante di giada è la rappresentazione del capofamiglia o del titolare di un’azienda. In base alla tradizione cinese, un elefante con la proboscide sollevata simboleggia felicità e fortuna.
Posizione nelle stanze
Un elefante, in base al feng-shui, dovrebbe essere posto nella camera da letto per rafforzare il rapporto di coppia. In ufficio o in azienda, avere un elefante di giada nella stanza accresce la saggezza della compagnia, la forza e il potere.
Potere ed energia
L’elefante di giada rappresenta l’ultimo dei quattro animali che possiedono potere ed energia. Simbolo di forza, sagacia e prudenza, l’elefante di giada è unito ai poteri del leopardo, che rappresenta il coraggio e la forza fisica, del leone, che è un simbolo di valore, e della tigre, che rappresenta il valore e il coraggio.
La giada verde
Chiamata “Yu” in cinese, la giada verde è ricavata dal minerale chiamato nefrite o giadaite ed è usata dai cinesi fin dal Neolitico, che ebbe inizio all’incirca nel 10.000 a.C.. La giada verde era usata dagli antichi cinesi come talismano per aiutare la depurazione del sangue o per trattare i polmoni, il cuore, il sistema immunitario e i reni. Nella Cina antica quando una persona moriva, veniva usata la giada verde in polvere come sostanza per l’imbalsamazione.

lunedì 11 luglio 2011

PRIMA DELLA NANNA...


"E' questo il momento di imbarcarsi.
I segni propizi sono al loro posto".

All'inizio ogni cosa promette bene. Ci prepariamo a ricominciare. Anche se la nostra attenzione è rivolta al magnifico viaggio che ci attende, tutto è già racchiuso in questo primo momento: il nostro ottimismo, la nostra fede, la nostra determinazione, la nostra innocenza.
Per cominciare, dobbiamo prendere una decisione: impegnarci nella cura quotidiana di noi stessi. Dobbiamo stabilire un saldo legame con la nostra interiorità. Le questioni esterne sono superflue. Soli e nudi, superiamo tutte le fatiche della vita. Noi soli possiamo dunque disporre di noi stessi, trasformandoci negli strumenti attraverso cui raggiungere l'essenza spirituale più profonda della vita.
Una volta presa questa decisione, ogni cosa verrà a noi. I segni di buon auspicio non sono una superstizione, ma una conferma. Sono una risposta. Si dice che quando un uomo sceglie di pregare con sufficiente devozione una pietra, la pietra stessa acquista vita.
Allo stesso modo, quando scegliamo di dedicarci alla pratica spirituale, persino le valli e le montagne vibrano all'unisono con la nostra intenzione.

(Deng Ming-Dao , Il Tao per un anno, Tea ed.)


venerdì 8 luglio 2011

TUTTO CIO' CHE FA RIDERE CI AVVICINA IN QUALCHE MODO AL TAO


"La vita vista in primo piano è tragedia, vista in campo lungo una farsa" (C. Chaplin)

"Nella quotidiana consapevolezza del copione che siamo chiamati a recitare, l'io comincia lentamente a dissolversi e, insieme all'io, si dissolvono tutte le coppie di contrari che costituiscono le sbarre della nostra gabbia concettuale.
Da attori diveniamo progressivamente spettatori. Le energie che alimentano l'io, così come afferma Jung, un po' alla volta passano ad alimentare la coscienza del sè.
E' come se assistendo alla proiezione di un film, improvvisamente ci accorgessimo di esserci talmente identificati nel protagonista da dimenticare il nostro vero essere. E allora non potremmo fare a meno di ridere della nostra ingenuità che ci ha portati a prendere sul serio delle semplici ombre.
Qualsiasi avvenimento, anche il più tragico, può essere divertente se visto con distacco. Anche la vita più banale può diventare un piacevole romanzo. Il piccolo trucco suggerito dai taoisti e da Brecht è di estrema efficacia per raggiungere il distacco. Non importa ciò che si fa: che si prenda un bicchiere d'acqua, si pianga ad un funerale o ci si gratti la testa, l'importante è non perdere mai questa divertita e distaccata consapevolezza.
Diceva Confucio: "La porta è la via d'uscita. Perchè nessuno vuole servirsene?"

(Francesco Casaretti - Taoismo, una via femminile alla conoscenza - Sperling & Kupfer ed.)

giovedì 7 luglio 2011

RICOMINCIO DAI PIEDI...


A volte alcune cose cominciano ad accadere e si susseguono a una tale velocità da non riuscire a sostenerne il ritmo e mi pare così di perderne la comprensione. Mi trovo allora preda di una confusione sottile che mette in luce il mancato allineamento tra me e loro.
Così le cose ugualmente accadono, ma non ne colgo la vera intensità, il valore e l'esperienza si fa muta, assente. Sempre più precipito lontano dal loro vero significato.
Quando ciò accade, si fa strada in me la sensazione di avere sbagliato, qualcosa.
Allora l'inverno viene e mi avvolge nel suo abbraccio gelido, congela i miei pensieri e il mio cuore. Quando l'inverno viene, trascuro l'amore e mi disperdo, come un cane randagio in cerca di cibo per il suo cuore. Se l'inverno lesina il cibo e lo nasconde sotto il suo mantello di neve e di ghiaccio, allora mi domando come sia potuto accadere che il seme, appena un attimo prima ancora così potenzialmente vitale, sia svanito nel nulla, portato via, chissà dove.
Quando l'inverno viene mi sembra non debba finire mai.
Quando l'inverno viene chiudo le imposte, e mi raccolgo per nutrire una Luce che mi invada della forza capace di rendermi libera. Una forza che alimenti ciò che io sono, ciò di cui sono capace.
E nel silenzio ascolto.
Così poco alla volta posso ricominciare a vedere e distinguere le cose. Certo, alcune si saranno perse in chissà quali angoli di mondo, lontane, ma altre saranno ancora lì, fedeli, ad aspettarmi.
Sono le risorse preziose, alle quali affidarmi in quei momenti di buio, una tra queste, i miei piedi e l'On Zon Su.
"Tutti i pensatori antichi, e anche i poeti, camminavano. Camminare migliora il pensiero e la poesia. Usare bene i piedi aiuta molto la mente. Se uno ha un problema di testa, come ansia, depressione, agitazione, se va a fare una passeggiata o va a correre, l'effetto è molto efficace..:
i piedi sono il secondo cuore... (Maestro Ming Wong)".
Ricomincio dai pedi, con amore, e permetto all'Amore di riaprirsi la via, di crearsi i suoi varchi. L'amore a volte piega, a volte modella e scava, tenace e paziente, attimo dopo attimo.
Lo fa con rispetto.
L'amore accarezza, ammansisce, addomestica, l'amore lascia senza parole, senza parole porta ordine e chiarezza.
E' forza naturale, equilibrio perfetto, fonte inestinguibile di Vita.
L'amore trova sempre il modo.
E lo fa, secondo un tempismo assolutamente perfetto.

L'Attesa

Ci sono giorni dove tutto tace, l'acqua è ferma, il vento è fermo, tutti gli elementi sono fermi, come se la natura stesse aspettando qualcosa insieme anche l'essere umano aspetta un segno, aspetta un movimento, aspetta...

martedì 5 luglio 2011

Ricordi

"Se siamo restati aggrappati a lungo a pensieri di
malevolenza, potremmo esserci dimenticati come ci si sente a essere semplicemente felici. La nostra mente può essersi così abituata alla negatività che l’infelicità sembra essere la norma. Ma come la natura essenziale dell’acqua è pura e chiara, così la natura essenziale del nostro cuore è tranquilla e luminosa. Eventi dolorosi accadono nella vita e i ricordi non necessariamente si dissolvono come vorremmo. Tuttavia dobbiamo sapere che aggiungere il risentimento ai ricordi è aggiungere qualcosa d’extra. Non è un obbligo. Liberarci dai pensieri negativi può essere meno difficile di quanto sembri. Riconoscere onestamente con noi stessi che abbiamo questa scelta, di lasciare che i ricordi siano ricordi, niente di extra, permette di lasciar andare e procedere."

lunedì 4 luglio 2011



"Ci sono solo due giorni all'anno in cui non puoi fare nulla: uno si chiama ieri, l'altro si chiama domani, perciò oggi è il giorno giusto per amare, credere, fare, e principalmente, vivere"

( Dalai Lama)