lunedì 20 febbraio 2012

"AMICI NELL'ANIMA"


..."Se l'anima è ciò che ci consente di dar vita a rapporti intimi e di creare così comunità - anche nel senso globale e universale di vita condivisa - essa è anche responsabile del nostro più profondo senso di individualità e unicità. Comunità e individualità viaggiano anch'esse di pari passo. Non si ha genuina comunità se essa non è composta di veri individui e non si può essere individui se non si è profondamente coinvolti nella comunità.
...Essere un individuo significa consentire che la nostra innata qualità d'anima trovi la sua strada nella nostra vita...
Quando riesci a gettare uno sguardo nell'anima di una persona (stati d'animo, fantasie, ricordi, brame, passioni, emozioni, paure, spirito guida) capisci di quella persona molti aspetti che non saprebbero neanche riconoscersi.
...(L'individualità)...è una scaturigine misteriosa che si genera in una dimensione eterna e non conosce confini. Il potere di questa individualità non è costruito e voluto, ma emana dalla sua essenza profonda e da una sua autenticità intrinseca. Essere creativi nel senso dell'anima vuol dire rivolgere attenzione alle nostre fantasie e brame considerandole seriamente anche quando contraddicono i nostri progetti e le nostre preferenze coscienti e lasciando anzi che influenzino il nostro modo di vivere. Significa che consentiamo alla nostra anima autonoma di creare la nostra individualità e di modellarne la nostra vita.
...L'anima di una relazione non è indirizzata a un obiettivo, nè corrisponde ad alcuna entità circoscritta e chiaramente definita. Per lasciare un suo segno imperituro sull'anima, un'amicizia non ha bisogno di durare tutta la vita. Per generare una unione eterna un matrimonio non occorre che tenga fede alle sue promesse di durare tutta la vita. Una famiglia può essere travagliata da tradimenti e incomprensioni e offrire egualmente all'anima la culla cui essa anela.

...La relazione improntata all'anima domanda di essere onorata per ciò che è, non per ciò che noi vorremmo che fosse. Non ha molto a che fare con tutte le nostre intenzioni, aspettative, esigenze morali. Essa ha il potere di guidarci dentro i misteri che espandono il nostro cuore e trasformano i nostri pensieri, ma non può fare questo se se il nostro precipuo interesse è di perseguire le nostre predilette ideologie circa l'amore, la famiglia, il matrimonio, la comunità. In una relazione il punto non sta nel fatto di farci sentire bene, ma di condurci alla profonda alchimia dell'anima, che ci rivela tutti quei percorsi e quelle dimensioni che costituiscono la geografia del nostro destino e della nostra potenzialità.
...La relazione non riguarda soltanto le persone che interagiscono reciprocamente. Essa è parimenti un veicolo ai fattori decisivi che modellano nella sostanza la vita umana. Ogni relazione che tocca l'anima ci porta a un dialogo con l'eternità, così che, anche se a noi sembra che le nostre forti emozioni s'incentrino sulle persone intorno a noi, veniamo posti faccia a faccia con la divinità stessa, in qualche modo concepiamo o esprimiamo quel mistero.
...Avendo cura dell'anima nelle nostre relazioni, e attraverso di esse, possiamo goderne in senso sia pratico sia mistico, assumendo una genuina tolleranza per l'individualità degli altri, della stessa relazione, e nostra. Sarà così possibile per noi lasciare che si verifichino sviluppi inaspettati, consentire alle altre persone di cambiare, tollerare meglio i nostri stessi bisogni e desideri idiosincratici, apprezzare e godere di una comunità di individui anche se la pensano differentemente da noi, o si comportano bizzarramente, o si esprimono in maniera non troppo razionale.
Perchè in questo consiste la relazione: la scoperta della moltitudine di modi in cui l'anima s'incarna nel mondo..."
(Tratto da: Thomas Moore - Amici nell'anima, i percorsi segreti dell'amicizia e dell'amore - Frassinelli)

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