mercoledì 9 maggio 2012

IMMUNITA' NATURALE E IMMUNITA' ACQUISITA: CIELO ANTERIORE E CIELO POSTERIORE


L'immunità innata, o naturale, viene definita come quell'insieme di reazioni immunitarie che hanno in comune la caratteristica di non produrre memoria: l'antigene viene catturato, il patogeno possibilmente distrutto senza conservarne il ricordo, qualità, invece, tipica dell'immunità acquisita. I neutrofili possono incontrare cento volte lo stesso batterio ma, ogni volta, si comporteranno come se fosse la prima, a differenza dei linfociti che, dopo aver prodotto una risposta specifica (anticorpale, citotossica) verso quell'antigene, hanno capacità di dar vita a cellule memoria, capaci, in un successivo incontro, di scatenare, in tempi più rapidi, una reazione ben superiore a quella prodotta nel primo incontro.
L'immunità innata compare per prima nella storia dell'evoluzione delle specie sulla Terra e, a tutt'oggi, è la principale forma di immunità nei pesci, negli anfibi, nei rettili, anche se già nei pesci è possibile rintracciare abbozzi di organi linfoidi come il timo e la milza, ma solo negli uccelli, oltre che ovviamente nei mammiferi, è possibile riscontrare un sistema altamente differenziato basato sui linfociti.

Secondo la Medicina Tradizionale Cinese, il processo di formazione dell'energia che anima l'organismo umano è il risultato dell'unione tra l'energia del "cielo anteriore", che viene dai genitori e che quindi è innata, e l'energia del "cielo posteriore", che viene dall'alimentazione e, più in generale, dall'ambiente in cui agisce il singolo individuo, che è quindi acquisita.
Il cielo posteriore ha la sua radice nel cielo anteriore; da parte sua, quest'ultimo non può esistere se non si esprime nel primo. L'uno è la radice dell'altro, secondo l'antico pensiero cinese.
Analogamente, l'immunità innata è la radice dell'immunità acquisita, così come quest'ultima consente la piena espressione della prima. Dall'attività delle cellule dendritiche, dei macrofagi, del complemento, dalla rete citochinica e chemiochinica parte un flusso di segnali che incardina e seleziona la risposta dei linfociti. Al tempo stesso, un macrofago che, con grande semplicità e naturalità, ha ingoiato un virus, è destinato a diventare un pericoloso focolaio di infezione se non proseguirà il suo lavoro producendo IL-12 e richiamando linfociti T citotossici, capaci di liquidare l'ospite indesiderato.
Sempre seguendo il filo della suggestione e delle analogie tra antico pensiero medico cinese e moderna immunologia, la relazione immunità innata/immunità acquisita si può leggere anche con la coppia Yin/Yang, laddove anche qui i due vanno visti come polarità opposte di un medesimo processo.
Secondo la medicina tradizionale cinese, con l'avanzare dell'età, si ha un fisiologico calo dello yang.
Secondo i più recenti studi sull'invecchiamento, il tratto distintivo del sistema immunitario riguarda proprio il declino dell'efficienza dell'immunità acquisita (yang) sempre meno capace di produrre risposte nuove, e quindi specifiche, a nuovi stimoli. Il settore dell'immunità acquisita di un anziano è quasi completamente occupato dalla memoria del passato, dai cloni linfocitari prodotti dai travagli della vita, dalle numerose stimolazioni antigeniche subite nel corso degli anni.
La sua immunità acquisita, la sua energia yang, si è irrigidita, ha esaurito la carica vitale, non è più mobile e pronta come in gioventù.


Nella figura: A sinistra vengono descritte le cellule e i sistemi che fanno parte della cosiddetta immunità naturale o innata, filogeneticamente antica e conservata nell'invecchiamento, mentre a destra le due classi fondamentali di linfociti che costituiscono l'immunità acquisita o specifica o clonotipica, più recente dal punto di vista evolutivo e maggiormente soggetta a modificazioni negative con l'avanzare dell'età. 
I neutrofili, eosinofili, basofili e mastociti fanno parte della classe dei granulociti, così definiti perchè contengono granuli nel loro citoplasma. I mastociti o mastcellule sono molto simili ai basofili perchè hanno in comune granuli citoplasmatici, contenenti istamina, eparina, serotonina, chinine, che presentano variazioni di colore, dal violetto al rosso: per questo vengono definite cellule metacromatiche.
La differenza fondamentale tra basofili e mastociti è che questi ultimi si trovano nei tessuti (connettivo, epitelio) in vicinanza di vasi e nervi, mentre i primi circolano nella linfa e nel sangue.
Al momento si pensa che l'origine dei due tipi cellulari sia distinta, a differenza dei monociti macrofagi, laddove il macrofago è un monocita circolante che ha trovato una residenza in un tessuto.


Tratto da: Francesco Bottaccioli, "Il sistema immunitario: la bilancia della vita" ed. Tecniche Nuove, pag. 37,40.

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