NON E' SILENZIO.
Quando si tace davanti all'altro perché non si ha nulla da dire, in quanto lo sentiamo estraneo, indifferente, oppure lo giudichiamo, magari disprezzandolo.
E' SILENZIO.
E' SILENZIO.
Quando si tace davanti all'altro per preparare una parola buona, che valga più del silenzio, o quando si vuole comunicare una presenza amorosa, fatta di attenzione e di ascolto.
NON E' SILENZIO.
NON E' SILENZIO.
Quando si tace di fronte alla persona con la quale si dovrebbe parlare, mentre si preferisce parlare con altri delle cose che riguardano quella persona.
E' SILENZIO.
E' SILENZIO.
Quando, rimanendo in silenzio di fronte all'altro, ci si concentra, perché quello che deve essere detto giunga al destinatario in maniera più efficace. L'essenziale di ciò che si intende comunicare è il desiderio per l'altro, l'amore per lui e il proprio bisogno di incontrarlo.
NON E' SILENZIO.
NON E' SILENZIO.
Lo spazio in cui non lasciamo entrare nessun altro eccetto noi stessi, abitacolo dove risplende la nostra immagine, dove tutto è a nostra misura e noi siamo l'unico criterio di giudizio, illudendo noi stessi.