lunedì 13 giugno 2011

POZZI PER L'ACQUA IN ETIOPIA


L'Etiopia è uno tra i paesi più poveri dell'Africa e del mondo e si classifica al 169° posto su 177 paesi nell'indice di Sviluppo Umano. Circa un quinto della popolazione vive in aree urbane mentre la maggior parte, ovvero l'85% vive nelle aree rurali in situazione di povertà o estrema indigenza.
La regione del Tigray si trova a nord dell'Etiopia, al confine con l'Eritrea, ed ha una superficie di circa 61.500 kmq, che corrisponde al 5,6% del totale della superficie del Paese.


Questa regione è stata segnata da circa 20 anni di guerra civile, che ha generato una grave crisi economica e sociale, sia in termini di distruzione delle infrastrutture che di estremo impoverimento della popolazione.
Si tratta di una zona particolarmente arida e di difficile accesso dove la popolazione vive di agricoltura di sussistenza. Le precipitazioni sono scarse e irregolari e mettono a repentaglio periodicamente i raccolti.
Sono diffuse le infezioni intestinali che colpiscono particolarmente i bambini, causate principalmente dall'utilizzo per usi domestici di acqua proveniente da fonti non sicure (in particolare di acqua stagnante).
I pozzi realizzati dal progetto dell'Associazione Vo.l'A. onlus arrivano ad una profondità di oltre 80 metri, perforati con trivella e funzionanti con pompa a mano.
Una volta terminati i lavori di scavo e sistemazione del pozzo opportunamente recintato, viene organizzato un comitato di villaggio per la gestione del punto acqua e per la sua manutenzione, in collaborazione con le autorità locali competenti.
In particolare, viene nominato un guardiano del pozzo incaricato di monitorarne il funzionamento e di segnalare eventuali guasti. In questo modo viene garantita la piena efficienza dell'impianto.
Per la realizzazione di questi pozzi ci si affida al Segretariato Cattolico di Adigrat, organizzazione che da anni opera nella regione del Tigray in interventi idrici, dotato di macchinari, trivelle e personale tecnico preparato per la realizzazione e manutenzione.
Ci si avvale inoltre, per tutte le attività operative in loco, dell'ufficio di coordinamento VIS in Etiopia, che mantiene i rapporti con il Segretariato monitorando il corretto andamento dei lavori e delle attività di formazione del personale addetto alle operazioni di gestione e manutenzione del pozzo.
Tutti gli interventi sono conformi alla geologia del luogo e alla disponibilità di acqua nel sottosuolo. Soprattutto sono compatibili con l'ambiente naturale, con le tradizioni, con gli usi e i costumi locali, con le leggi e i regolamenti in vigore. Ciò al fine di favorire la sostenibilità dell'azione dal punto di vista sociale, istituzionale, ambientale e culturale.

Grazie di cuore a quanti vorranno prender parte all'iniziativa del 16 luglio!

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