martedì 31 gennaio 2012

"Se vuoi conservare una goccia d'acqua,
la cosa migliore è versarla nell'oceano".

(Lama Thamthog Rinpoche)


giovedì 26 gennaio 2012

                                                      
  
                                                Si ricomincia!

    Sabato prossimo si riprenderanno le lezioni sotto il segno del Drago!

[...] Per i taoisti il Drago era il Tao stesso, incarnato, cioè la Via, la forza onnipresente che si rivela a noi in un baleno per svanire immediatamente. Su questo punto tutti i cinesi sono d'accordo: un Drago si mostra soltanto in modo fugace, in una frazione di secondo e soltanto parzialmente; non lo si coglie mai nella sua interezza. Animale fantastico, il Drago abitualmente vive nascosto negli abissi mari, nelle viscere della terra o nelle nubi vaganti. Simboleggia quindi lo slancio spirituale, la potenza divina.

[...] Ed è indiscutibile che il drago fosse del resto strettamente connesso alla pioggia, all'acqua e alle nuvole. Di natura essenzialmente acquatica, il drago compariva regolarmente nel mezzo di nuvole o di flutti, e se spesso si contorce con veemenza, è più per manifestare la propria forza, foga e vitalità, che per esprimere aggressività o furore.

[...] in Cina lo vediamo spesso bonario, che gioca con un compagno a rincorrere una perla infiammata, il "rubino magico", una specie di pallina irta di una voluta, che si riteneva richiamasse la folgore e il rombo del tuono. Per altri, questa "perla lucente", spesso rossa, rappresenterebbe la luna, o ancora il sole, o perfino l'uovo cosmico, che si ritiene contenga tutta l'energia umana condensata.

Il resto lo potete leggere qui:
http://www.tuttocina.it/tuttocina/simbologia/drago.htm

A sabato!

mercoledì 25 gennaio 2012

NEL MEZZO DEL CAMMIN DI NOSTRA VITA...

.... mi ritrovai per una selva oscura, che la diritta via era smarrita.


...romantica Annagi, brutto difetto, cammini spesso col naso all'insù, ti piace osservare il cielo e scrutare le cime degli alberi...e per il profumo di un fiore o per il canto di un passerotto, di tanto in tanto ti perdi per la via. Senza che ti accorgessi, le voci dei tuoi compagni si sono fatte via via più lontane ed ora ciò che ti par di sentire altro non è che il rumore dei tuoi passi. 


Perse le tracce ormai del fulvo scoiattolo si guardò intorno, cercando di capire dove fosse.
Nel fitto del bosco scorse d'un tratto in lontananza un laghetto dalle limpide acque, contornato da alberi sempreverdi che affondavano sicure le loro radici nella terra accogliente e ondeggiavano liete le fronde come per richiamare la sua attenzione...vieni qui, di qui ogni cosa assai meglio si vede
Era una fredda mattina invernale, ed anche se il sole era ormai alto nel cielo, si sentì tremare, forse complice anche il timore nel lasciarsi andare a quello strano richiamo. Sentì sempre più freddo ma ad un tratto la vista del fuoco di un falò poco lontano parve rassicurarla. Man mano che si avvicinava ne sentiva il calore e  raggiunto il laghetto si rese ben presto conto che l'invito delle piante intorno era veritiero, da lì assai meglio ogni cosa si vedeva!
La meraviglia la rapì, mentre ammirava stupita il magnifico paesaggio interno a quel luogo. Rimase così, incantata, per un po', finchè notò accanto al falò una ciotola d'oro che rimandava una luce abbagliante che non le era propria, ma di qualcosa in lei custodita. 
Si alzò, per avvicinarsi e vedere meglio , ma una  stanchezza improvvisa la prese e di colpo cadde a terra, addormentata.

In quel sonno profondo il tempo la derubò piano piano di tutti i suoi ricordi. 
Passavano i  giorni e ancora Annagi non accennava a svegliarsi. 
Preoccupati di ciò, Soi, Mok, Fuo, Tou e Kam decisero di riunirsi in consiglio per meditare un rimedio. Dovevano fare in fretta poichè erano prossimi ormai i giorni in cui il paesaggio interno avrebbe dovuto prepararsi per accogliere gli studiosi dell'antica arte dell'On Zon Su che presto sarebbero passati da lì per ammirarlo e studiarlo.
Soi prese per prima la parola: "Tocca a me, se ha persa la memoria solo io sono in grado di farle ricordare qualcosa." 
"No, no - replicò preoccupata Tou - è solo stanca, non vedete quanto è bianca? ci penso io".
"Ah, questa poi! se è così bianca è perchè non le gira bene il sangue, che ci sto a fare qui io se non mi fate mai lavorare? fatemi largo, via!". Si mosse repentino Fuo, ma Mok lo fermò deciso, alzando su di lui il suo ramo più turgido.
A quel gesto Fuo liberò i suoi lapilli infuriato: "Che fai, mi sfidi? sai che ti posso incenerire in un amen!" 
"Calma, calma - si ridimensionò Mok cominciando ad ondeggiare fluidamente - non ti infuocare come tuo solito, collaboriamo dai! secondo me basta una punzecchiatina a muscoli e tendini e vedi come la facciamo correre fuori da qui!
In tutto quel bailame Kam ascoltava silenzioso, finchè ad un tratto, vedendo che nulla sortiva, si lasciò andare in un tormentato sospiro: "Ma che tristezza! Tocca a me, tocca a te, e mettiamoci d'accordo! Mi fate mancare il fiato! Sentite, perchè non le diamo questa roba che qualcuno mi ha messo addosso e che non ce la faccio più a sopportare, cosicchè me la levo di torno?
"La Pillola d'oro?" profferirono a gran voce le forze-agenti tutte in coro.
"Perchè no? - sussurrò  timidamente Kam con un filo di fiato - in un attimo le riattiviamo il cervello, lei si sveglia, si ricorda e se ne va."
Il silenzio calò sul paesaggio interno, ciascun elemento meditava in segreto la proposta di Kam. Avevano conservato la pillola d'oro con grande cura, proteggendola a turno, per poterla mostrare agli studiosi che sarebbero arrivati di lì a pochi giorni ed ora si vedevano costretti a neutralizzarla a causa di una sciocchina che si era persa nel tempo e nello spazio. 
Cosa avrebbe pensato il Maestro Mak Zi se fosse passato in villeggiatura e non avesse più ritrovato la sua pillola d'oro? Quanto grande sarebbe stata la sua ira nei loro confronti? Quale la punizione?
Tale era il timore che all'improvviso, tutti e cinque gli elementi ebbero un'idea fulminante e si espressero in coro: cerchiamo un punto che rifletta l'energia della pillola d'oro nel piede di Annagi e quando l'avremo trovato massaggiamolo e vediamo se sortisce lo stesso effetto che sortirebbe la pillola vera e propria. 
Iniziarono subito la ricerca, scrutando scrupolosamente ogni singolo millimetro quadrato del piede della sventurata, finchè toccando con la pillo d'oro un punto al centro del dito padre, Annagi di colpo si svegliò.
Da quel giorno la pillo d'oro è custodita gelosamente nella memoria della Mappa del Paesaggio Interno del Maestro Mak Zi e agli studenti curiosi si racconta di un punto al centro dell'alluce che premuto con la punta del mignolo o con un oggetto appuntito, ha effetto sull'interno del cervello, sulle ghiandole interne e sul sistema ormonale.
Annagi si fermò nel paesaggio interno fino all'arrivo degli studiosi di On Zon Su, si unì a loro e continuò con loro il suo percorso, con la speranza di non perdersi più...

Annagi







lunedì 23 gennaio 2012

SHERLOCK HOLMES AL SUPERMERCATO...


« Quando hai eliminato l'impossibile, qualsiasi cosa resti, per quanto improbabile, deve essere la verità. »

(Sir Arthur Conan Doyle - The Sign of the Four)

Non tutto ciò che viene riportato sull'etichetta di un prodotto alimentare corrisponde alla totalità delle sue caratteristiche.

Infatti secondo la legge, i produttori sono tenuti ad indicare solo una parte delle informazioni riguardanti un prodotto, mentre altre sono facoltative.

Alla luce di ciò diventa ancor più importante, al momento dell'acquisto, essere in grado di leggere e riconoscere tali informazioni al fine di preservarci dall'acquistare prodotti molto diversi da quelli che vorremmo.

Le informazioni obbligatorie che devono comparire sull'etichetta sono:
1- La denominazione di vendita: si tratta di una descrizione del prodotto che lo distingue in presenza di prodotti simili o similari (es.: pasta o pasta integrale, salmone o salmone affumicato, latte o latte in polvere, ecc.).

2- Gli ingredienti: vengono indicati in scala di quantità in ordine decrescente. Al primo posto si troverà l'ingrediente presente in quantità maggiore e così via a decrescere. In questo modo è possibile verificare la qualità di un prodotto facendo una stima degli ingredienti utilizzati. Ad esempio, un succo di frutta che contiene come ingrediente principale l'acqua seguita dallo zucchero, è sicuramente un prodotto di scarsa qualità.

Leggendo gli ingredienti è importante portare attenzione alle segnalazioni che indicano tracce di alimenti, quali margarine, frutti oleosi, acidi grassi idrogenati ecc, che seppur presenti in quantità modeste alterano la qualità di un prodotto. I grassi idrogenati ad esempio sarebbero da evitare poichè non se ne conosce l'origine, così come gli olii come l'olio di palma o di palmisti che contengono acidi grassi saturi dannosi per la circolazione arteriosa o l'olio di colza che contiene acido erucico dannoso per il cuore.

Un'attenzione particolare va poi riservata agli additivi, che vengono impiegati per prolungare la conservazione degli alimenti o per alterarne il sapore o la consistenza. Si riconoscono poichè vengono contraddistinti con la lettera E che significa che tale additivo è permesso nell'ambito della regolamentazione per l'alimentazione dei paesi dell'Unione Europea. Alla lettera E seguono dei numeri, i primo fra questi indica la categoria dell'additivo, ovvero E1.. (da E100 a E199) indica un colorante, E2..(da E200 a E299) indica un conservante, E3.., da 300 a E 322, indica un antiossidante e da E325 a E385 un correttore di acidità. Addensanti, emulsionanti e stabilizzanti sono indicati dalla sigla E400 fino a E495.

Gli aromatizzanti infine vengono indicati in etichetta semplicemente come "aromi".

3- Il peso e la quantità: il peso va riportato in etichetta specificando il peso al netto di eventuali liquidi di conservazione o in termini indicativi se si tratta di prodotti soggetti a calo o alterazione naturale del peso.

4- La data di scadenza: I termini entro i quali un prodotto va consumato sono indicati con due modalità. E' possibile riportare l'indicazione "consumare preferibilmente entro..." in questo modo si esprime il termine minimo di conservazione del prodotto, oppure "da consumarsi entro..." ovvero la vera e propria data di scadenza. Nel primo caso, oltre la data riportata, il prodotto perde alcune sue caratteristiche ma non diventa nocivo alla salute, dunque la sua vendita diventa unicamente di responsabilità del venditore, nel secondo, oltre i termini indicati il prodotto può arrecare danno quindi non deve più essere venduto. In entrambi i casi la data di conservazione o di scadenza si riferiscono al prodotto conservato in condizioni ottimali.

5- Il luogo di produzione e il produttore: vanno riportati sia il luogo di produzione e di confezionamento, località e stabilimento, sia la ragione sociale o il marchio della ditta produttrice, utili riferimenti per il consumatore per eventuali reclami o richieste di informazioni di qualunque genere.

6- Il lotto di appartenenza: si tratta di un codice che garantisce la rintracciabilità del prodotto, una sorta di storia del prodotto in numeri. Se il prodotto è italiano il numero di lotto inizierà con L80....

7- Le modalità di conservazione: Ciascun prodotto una volta acquistato va conservato seguendo le istruzioni di conservazione riportate sull'etichetta. I cibi con la scritta conservare in luogo fresco e asciutto non vanno riposti in frigorifero che invece è un luogo umido, la temperatura fino a 4° corrisponde al frigo domestico, mentre -18° prevede l'utilizzo di un congelatore.

8- Il titolo alcolimetrico: è obbligatorio solo per gli alcolici e indica la quantità di alcool contenuta in 100 grammi di prodotto.

9- Cibi OGM: è obbligatorio indicare se un prodotto contiene più dello 0,9% di cibi geneticamente modificati, a volte si può trovare in etichetta l'indicazione libero da OGM a titolo informativo.

Le indicazioni facoltative riguardano la tabella nutrizionale, le indicazioni sull'uso o la preparazione del prodotto, le modalità di lavorazione, es.: macinato a pietra, cotto al vapore ecc..

Nella tabella nutrizionale vengono riportati i valori espressi in relazione a 100 grammi di alimento o alla porzione o pezzo. I valori nutrizionali riguardano il valore energetico, i nutrienti: - proteine, con l'indicazione se vegetali o animali - carboidrati o glucidi, con l'indicazione se semplici o complessi - grassi o lipidi, con la percentuale di contenuto in grammi di tipo saturi, insaturi, polinsaturi, trans o colesterolo - fibra, se aggiunta indica un prodotto non integrale di scarsa qualità - sodio - vitamine e sali minerali, generalmente aggiunti se compaiono nella lista tra gli ingredienti.

A questo punto potrebbe sembrare necessario recarsi nei negozi muniti di dizionario. O forse potrebbe essere solo questione di abitudine. Potrebbe rivelarsi oltremodo divertente fare della spesa una specie di caccia al tesoro, mettendoci un tocco di curiosità e di investigazione o portando semplicemente maggiore attenzione a ciò che acquistiamo, così importante per la nostra salute.

Annagi


sabato 21 gennaio 2012



Facile e difficile


Facile è occupare un posto nell'agenda telefonica.
Difficile è occupare il cuore di qualcuno.

Facile è giudicare gli errori degli altri.
Difficile è riconoscere i nostri propri errori.

Facile è ferire chi ci ama.
Difficile è curare questa ferita.

Facile è perdonare gli altri.
Difficile è chiedere perdono.

Facile è esibire la vittoria.
Difficile è assumere la sconfitta con dignità.

Facile è sognare tutte le notti.
Difficile è lottare per un sogno.

Facile è pregare tutte le notti.
Difficile è trovare Dio nelle piccole cose.

Facile è dire che amiamo.
Difficile è dimostrarlo tutti i giorni.

Facile è criticare gli altri.
Difficile è migliorarne uno.

DELLA BELLEZZA


Dal film "I cento passi"  di Marco Tullio Giordana ... i protagoniti sono in cima a una collina da cui stanno
guardando un aeroporto in fase di costruzione.

"/G.: Sai cosa penso? Quest’aeroporto in fondo non è brutto, anzi...//
S.: ma che cosa dici?
//G.: visto così dall’alto... uno sale qua sopra e potrebbe anche
pensare che la natura vince sempre, che è ancora più forte dell’uomo, e
invece non è così. In fondo tutte le cose, anche le peggiori, una volta
fatte poi si trovano una logica, una giustificazione per il solo fatto
di esistere; fanno ‘ste case schifose con le finestre in alluminio, i
muri di mattoni finti... mi stai seguendo?

venerdì 20 gennaio 2012

ALIMENTAZIONE CONSAPEVOLE

ALIMENTAZIONE CONSAPEVOLE

L’alimentazione è uno dei principali problemi del nostro pianeta.
E’ inevitabile fare delle correlazioni tra alimentazione, salute ed energia.
Nei Paesi industrializzati l’inquinamento, i cibi raffinati, quelli conservati e l’abuso di prodotti animali, incidono sulla salute di un sempre maggior numero di persone. Nei Paesi in via di sviluppo la malnutrizione resta ancora uno dei maggiori handicap. In tutti i Paesi si mangia male, si dissipano le naturali risorse del nostro pianeta e si provocano inconsapevolmente malattie fisiche e psichiche.
Dalla prima metà del secolo la medicina ufficiale non ha mai preso in considerazione l’alimentazione come uno dei fattori influenzanti la salute dell’individuo; questo fatto ha lasciato ampio spazio all’industria che, senza che ce ne rendessimo conto, ha esercitato un controllo sempre maggiore sulle scelte dei consumatori, riuscendo così a modificare non solo le proprie abitudini alimentari, ma anche la stessa struttura chimica di alcuni alimenti.


SCORCI DI LIBERTA' (1)


Questa mattina, mentre in bici andavo lungo lo Stadionkade, restai incantata davanti al vasto orizzonte che si scopre alla periferia della città e respiravo l’aria fresca che fin qui non ci hanno ancora razionato. Dappertutto dei cartelli proibivano agli ebrei di prendere i sentieri che portano in campagna. Ma sopra questo scampolo di strada che ancora ci resta, il cielo si stende in tutta la sua vastità.
Etty Hillesum Diario



Questa è la frase su cui abbiamo "lavorato" durante il primo incontro di pratica filosofica.
Parlando di libertà una delle prime riflessioni è stata che molte delle più belle definizioni di libertà sono state date da persone che erano prive della libertà, molti quando sono costretti scoprono di essere liberi.
Ma è un "essere liberi" o un "sentirsi liberi" ?
La libertà interiore è possibile anche senza la libertà esteriore.
E' libero chi vuole ciò che accade, che non è accettazione passiva di ciò che mi capita, ma far sì che il limite che mi trovo davanti diventi occasione, sono responsabile della scelta che compio.

Alla prossima puntata.

Il cibo e l'anima

Nonostante le tante diversità e le varietà di tradizioni, esistono punti in comune insiti nell'uomo fin dall'antichità: ne si può trarre un esempio valido dalle religioni, dalla nutrizione e dallo stretto rapporto che intercorre fra loro.


Esistono cibi che concorrono a migliorare la spiritualità di un individuo? Molti maestri ci insegnano in effetti che introdurre alcuni alimenti ed eliminarne altri può essere d'aiuto per quanti iniziano un cammino spirituale. Solo i grandi illuminati si sottraggono alla logica del mondo perchè per loro non è più rilevante cosa mangiano, cosa indossano, quanto dormono e dove vivono.[...]
Poichè i movimenti religiosi sono però fatti per la maggior parte di persone che, seppure dedite a una vita che non possiamo definire "comune", non hanno tuttavia ancora raggiunto le mete degli illuminati, ma sono piuttosto dei "mistici in cammino", possiamo certamente affermare che le regole alimentari aiutano la loro ricerca.

giovedì 19 gennaio 2012

GRANO NON GRANO


Quello comunemente denominato "grano saraceno" in realtà è una pianta erbacea annua che appartiene alla famiglia delle Polygonacee. Non va quindi considerato un cereale in quanto non appartiene alla famiglia delle Graminacee. 
Originario del continente asiatico, alcuni testi collocano il suo centro di addomesticazione primaria nell'Himalaya orientale,  venne introdotto in Europa ad opera dei Turchi durante il periodo medioevale.
E' composto per il 10% da acqua, da un ulteriore 10% da  fibre alimentari, dal 2,1% da ceneri, carboidrati, proteine e grassi. Completato dalla presenza di una buona rappresentanza di minerali quali calcio, fosforo, potassio, magnesio, zinco, manganese e ferro. Contiene sodio in bassissime quantità, dunque si presenta ottimo nelle diete a tenore iposodico. Nel grano saraceno sono inoltre presenti vitamine dei gruppi B, B1, B2, B3, B5 e B6, ed E, oltre ad un notevole contenuto di aminoacidi essenziali.

GUARIGIONE

Guarire non significa liberarsi dai sintomi.
Consiste piuttosto nella completezza individuale che ricordiamo istintivamente nel momento in cui la tocchiamo.
I trattamenti ci aiutano a richiamare e a reintegrare ciò che non è necessario venga appreso.

(J. Jealous, Healing and Natural World, 1997, pag. 71)


VOLONTA' E DETERMINAZIONE, QUESTIONE DI VESCICA

La Vescica Urinaria è uno dei due meridiani associati all'elemento Acqua in Medicina Cinese.  Esso corrisponde, dal punto di vista anatomico, alla vescica urinaria ma secondo una visione funzionale rappresenta tutto l'apparato uro-genitale, comprendente la vescica, l'uretra, l'uretere e i reni. 
Il meridiano di Vescia inizia nel punto più profondo dell'orbita dell'occhio, all'altezza della ghiandola pituitaria. Lavorando in stretto contatto con l'intero sistema endocrino è di conseguenza associato all'intero sistema neurovegetativo. Tramite il Sistema Nervoso Autonomo,
il meridiano di Vescica fornisce la risposta del corpo a stimoli e informazioni. In condizioni di carico energetico la persona si troverà in uno stato di iperattività, mentre nel caso contrario sarà facilmente riscontrabile una mancanza di impeto nell'agire, si avrà la sensazione di voler fare qualcosa ma la mancanza della carica necessaria per agire. 
In entrambi i casi, a lungo andare, si potranno verificare condizioni di stress da esaurimento e fatica.

I RENI, I CUSTODI DELLA VITA

La qualità energetica del Rene spinge l'essere vivente nel ciclo nascita-morte. I Reni controllano la nascita, la crescita e la maturità. Sono considerati la radice della vita poichè custodiscono lo Jing , fonte dell'energia della vita e dello sviluppo individuale. Esso rappresenta la sostanza fondamentale che permette alla specie umana di riprodursi. La qualità energetica dello Jing ci è trasmessa in eredità dai genitori. Nel corso dell'esistenza non siamo in grado di aumentarne la quantità, dal momento della nascita infatti tale energia non può che decrescere, ma possiamo invece mantenerne o migliorarne la qualità. 
Il rene sinistro "fuoco della porta della vita" riflette la condizione dell ghiandole surrenali e del sistema endocrino. Il rene destro invece, "rene dell'acqua" mostra la condizione del metabolismo dell'acqua e regola la formazione dell'urina.

INVERNO - ELEMENTO ACQUA

L'elemento Acqua si pone in una fase di transizione tra l'energia che scende e quella che sale. Si tratta di un tipo di energia fluttuante che rispetta la caratteristica dell'elemento nel cercare sempre il punto più basso.
L'elemento Acqua contiene in sè caratteristiche apparentemente contraddittorie fra loro: alta-bassa, limpida-torbida, stagnante-corrente, delicata-prorompente, che esprimono invece la qualità unica di tale elemento, ovvero la base dello yin e dello yang nel corpo-mente umano.
L'Acqua è fonte di vita che si esprime in un flusso continuo e ininterrotto, come lo scorrere di un fiume. Movimento e flusso danno all'Acqua la capacità di pulire, lavare passando attraverso il fango e portare via ciò che non serve. L'elemento Acqua fornisce così un tipo di energia che previene il ristagno.

martedì 17 gennaio 2012


Nessuno ha mai promesso che la vita fosse gentile.
Ti senti ingannato solo quando ti aspetti qualcosa.
Se non hai aspettative non avrai alcuna delusione.
Dalai Lama

sabato 14 gennaio 2012

SANO DONO
"Solamente chi è forte è capace di perdonare. Il debole non sa né perdonare né punire" Mahatma Ghandi

Perdonare fa bene.
A chi viene perdonato e soprattutto a chi perdona.
Ma perché alcuni non riescono a superare il rancore, mentre altri abbandonano presto ogni desiderio di rivalsa ?
Non dipende solo dalla gravità dell'offesa o del torto ricevuti, ma anche da caratteristiche insite in noi.
Come spiega il professor Ryan Brown, del dipartimento di psicologia dell'Università dell'Oklaoma, a orientarci verso il perdono o il desiderio di vendetta sono alcuni tratti del nostro carattere: più una persona ha una tendenza narcisistica, meno facilmente riuscirà a perdonare.
Qual è invece il meccanismo cerebrale di chi riesce a perdonare con maggior facilità ?
Il processo che porta al perdono si svolge in alcune aree del cervello associate alle emozioni e al giudizio morale, e non riguarda l'assoluzione di chi ha commesso dei torti nei nostri confronti, ma la nostra decisione cosciente di abbandonare la rabbia e il desiderio di vendetta.
Con un solo scopo: vivere meglio.
Perdonare non è solo un gesto di grande valore morale, ma aiuta a preservare la salute.
Alcuni studi dell'Università di Harvard hanno infatti dimostrato che chi è in grado di perdonare è meno esposto al rischio di depressione, ha ridotti livelli di stress e una pressione arteriosa più bassa.
Inoltre, il più alto di felicità e benessere personale si riscontra tra chi nella vita è solito perdonare.
Un gesto altruista che fa vivere meglio.

tratto da Yoga Journal n.59

venerdì 13 gennaio 2012

SE PUOI

Se puoi,

non dare nulla per scontato,
non la tua sicurezza,
o il tuo lavoro,
le tue gioie, i tuoi dolori,
gli affetti.
Mantieni verso ogni cosa 
uno sguardo leggero,
discreto e vigile,
e ancor più riconoscente.

Se puoi,

metti a lato del tuo vocabolario
le parole sempre e mai,
esse appartengono ad un tempo passato
o a illusioni future,
sgusciano via dalle tue mani,
non le puoi trattenere.
Non dire "ti ho sempre amato",
non pensare "non ti lascerò mai",
impara a dire ti amo,
adesso.

Se puoi,

martedì 10 gennaio 2012

COMPLESSITA' E DINAMISMO NELLA RISPOSTA IMMUNITARIA

"Ye Tan Shi, medico cinese nato nel 1667, è passato alla storia della medicina tradizionale cinese per il suo importante contributo allo studio delle malattie febbrili.
Con il linguaggio di oggi potremmo dire che era uno specialista di malattie infettive, a cui ricorrevano soprattutto le famiglie (che potevano permetterselo, ovviamente!) che avevano bambini con il morbillo.
Studiando l'evoluzione di una tipica malattia febbrile di tipo infettivo, Ye Tan Shi identificò quattro strati, o livelli, energetici che operano nell'organismo umano in ordine di profondità, il cui coinvolgimento ci indica il grado di compromissione causato dalla malattia.


Il primo livello è quello della Wei Qi, l'energia difensiva. E' un'energia, dice l'antica medicina cinese, che circola sotto la pelle, esattamente nello spazio che sta tra la pelle e i muscoli.

CONTRIBUTO DI ANTONELLA DI CAVOUR

Non possiamo pretendere che le cose cambino, se continuiamo a fare le stesse cose.
"La crisi è la più grande benedizione per le persone e le nazioni, perchè la crisi porta progressi.
La creatività nasce dall'angoscia come il giorno nasce dalla notte oscura. E' nella crisi che sorge l'inventiva, le scoperte e le grandi strategie.
Chi supera la crisi supera sè stesso, senza essere "superato".
Chi attribuisce alla crisi i suoi fallimenti e difficoltà, violenta il suo stesso talento e dà più valore ai problemi che alle soluzioni."
Albert Einstein, 1930


Grazie Antonella!

mercoledì 4 gennaio 2012

PAURA DI STAR BENE

Può sembrare un controsenso. 
Siamo così costantemente alla ricerca del benessere che può sembrare impossibile non essere capaci di godere dei momenti di serenità.
Eppure accade  spesso che in nome di un qualsivoglia equilibrio, rifiutiamo di lasciare andare meccanismi con i quali ormai da tempo ci siamo abituati a convivere. 
Questo perchè il cambiamento, quanto più è benevolo tanto più può fare  paura.  
Nel cambiamento, infatti, gli equilibri esistenti devono lasciare il passo a quelli nuovi e il lavoro verso condizioni nuove è sempre impegnativo e a volte può rivelarsi assai doloroso.


Ho praticato il massaggio del piede ad una persona che ha grosse difficoltà a rilassarsi. Mi ha riferito che il controllo è talmente radicato in lui che è assai raro che riesca a rilassarsi completamente, neppure quando è da solo. 
Dopo una decina di minuti di massaggio ho sentito il suo piede ammorbidirsi e piano piano i muscoli cedere, ma non appena si rendeva conto di ciò, il respiro cambiava il ritmo e si faceva più veloce e repentinamente ricomparivano rigidità e controllo. Alla fine del trattamento la persona mi ha confessato di provare paura ogni qualvolta si avvicina a condizioni di benessere psicofisico.
Ovviamente ciò può avere a che fare con molte e disparate cause ma da questa esperienza è scaturita la riflessione di cui vi faccio partecipi.


Il massaggio del piede si offre come prezioso strumento nel renderci consapevoli dei cambiamenti che avvengono nel nostro corpo, sia in termini fisici sia dal punto di vista emozionale. Il massaggio dei piedi ci abitua a un dialogo sempre più approfondito con i nostri sensi.

martedì 3 gennaio 2012

1 Ch'ien Il Creativo

BUON ANNO A TUTTI

1-1-2012


Su questa roccia il mare ha inciso, ed io ho fotografato il trigramma numero 1°:"CHIEN IL CREATIVO".

Questo è il primo segnale di buon auspicio per il 2012.

Lo regalo a tutti voi del gruppo di On Zon Su, e a voi collaboratori e utenti del blog.

Roberto Ach