martedì 31 maggio 2011

Lao Tzu


"Quando sia nato Lao Tzu (Lao Tze o Laozi), epiteto che significa “vecchio maestro” (il suo vero nome doveva essere Lao Dan), il fondatore del taoismo, non è dato saperlo con certezza, anche se sappiamo che visse nello Stato di Chou nel tardo periodo delle Primavere e Autunni (770-476 a.C. sotto la dinastia Zhou. Si dice che fosse alto e avesse orecchie lunghe, occhi grandi, fronte spaziosa e labbra carnose. Le leggende che ruotano intorno alla figura di Lao Tzu sono in parte dovute alla tarda redazione della sua biografia, avvenuta per mano di uno storico vissuto quattro secoli dopo di lui. Secondo la sua ricostruzione, Lao Tzu sarebbe stato direttore degli archivi reali di Chou e, proprio grazie al suo incarico, avrebbe conosciuto Confucio, che del primo divenne discepolo. Nauseato dalla corruzione vigente a corte, Lao Tzu la abbandonò per dirigersi verso occidente, ma, giunto al confine del regno, incontrò una guardia reale che lo pregò di lasciargli qualcosa di scritto e fu così che egli gli dettò il Tao Te Ching, testo nel quale il saggio espose la dottrina del Tao e della sua azione nell’universo. Alcuni tramandano che sia vissuto 60 anni mentre altri sostengono più di 200. Tuttavia si può confermare che fosse longevo per via della purezza del suo cuore, della sua mancanza di desideri e della sua virtù. Il Tao Te Ching, Il Libro della Via e detti Virtù, che comprende oltre 5.000 caratteri ed è articolato in 81 capitoli, costituisce una tappa fondamentale dell’antica cultura cinese. Dopo la Bibbia è forse il libro più tradotto al mondo. Nel Tao Te Ching Lao Tzu fornisce spunti di riflessione al lettore e, attraverso le sue sintetiche frasi, che sono più allusive che assertive, stimola il lettore a prendere coscienza della sua vera identità e a realizzare quindi la sua intima essenza."

Nessun commento:

Posta un commento