mercoledì 11 luglio 2012

METTI UNA SERA A CENA...tra Cina, ciliegi e stelle

Il giorno: 9 di luglio, 
giorno di San Agostino Tchao Soung, il più celebre dei martiri cinesi. Si tratta di una coincidenza...forse...per chi crede alle coincidenze. Nacque a Kweichou nel 1746. Militare in carriera, all'età di ventisei anni si trovò a ricoprire il ruolo di guardia carceraria durante la persecuzione dei cristiani. Tra i prigionieri affidati alla sua custodia, vi era un sacerdote che continuò a predicare e a spiegare le verità della propria fede ai suoi compagni di prigione. Incuriosito e poco alla volta affascinato dalle sue parole, ad un certo punto S. Agostino Tchao Soung  chiese di ricevere il battesimo e la cresima e li ottenne, il 28 agosto, giorno del santo del quale poi assunse il nome. Nel 1781 fu ordinato sacerdote e venne incaricato del battesimo dei bambini moribondi a causa di pestilenze. Durante la persecuzione del 1815 fu arrestato e sottoposto a tortura finchè morì nella primavera dello stesso anno a Chengdu.

Il luogo: Pecetto Torinese,
amena località della collina torinese, posta a 407 m s.l.m.. Prende il nome dal pino da resina "piceum" significativamente presente nelle pendici boscose della collina, che viene anche riportato sull'emblema del comune, "un arbore di pessa verde in campo argento". Pecetto fu fondato ufficialmente nell'anno 1224 quando gli abitanti di Covacium (attualmente Valle San Pietro) diventando cittadini chieresi a tutti gli effetti, vollero spostare la loro residenza nella zona dove si trovavano una torre, a difesa del territorio, e una chiesa già parrocchiale. Nell'Ottocento molti nobili di casa Savoia e molti borghesi costruirono ville e case padronali nella zona incentivando la coltivazione della vite e di alberi da frutto. Fra questi, all'inizio del '900 , vennero selezionate alcune varietà di ciliegio che hanno fatto di Pecetto un luogo rinomato per la produzione della "ciliegia di Pecetto" recentemente riconosciuta dalla Regione Piemonte come prodotto tipico.
Il contesto,
la voglia di ritrovarsi che si trasforma nel piacere di trascorrere del tempo insieme. Finito l'anno scolastico, ormai licenziati dalla scuola di On Zon Su, ci concediamo una serata in pieno relax, ospiti di Silvia, nel cortiletto della sua casa reso romantico dalla luce delle candele e dal profumo delle erbe odorose e dei gelsomini. Sera d'estate a discorrere di passato e futuro, di sogni, di pensieri e vacanze, di gente che viene, di gente che va. Del senso di un gruppo, del nostro gruppo, del suo equilibrio perfetto nell'andarivieni dei suoi partecipanti; le cose imparate, le cose studiate e non ancora apprese, le curiosità. Un'insalata di orzo, una quinoa farcita, cous cous a volontà e poi frittate, anguria e meloni. Ci lasciamo viziare dall'ottimo vino e dalla buona musica e dall'aria fresca della sera che, discreta, nel sottofondo, lentamente si fa notte.
Ed è già tempo di andare.
Chi conosce i piedi conosce il cammino... chi conosce i piedi è felice perchè sa che andare è  premessa e promessa per nuovi cortili, nuove candele, nuova musica, per altri volti e altre voci e altri sorrisi.
...e se vi capita di passar di là, vi supplico, non vi affrettate, fermatevi un momento sotto le stelle! (Il Piccolo Principe).
Impossibile lasciare la casa di Silvia senza levare lo sguardo al cielo in questa notte di stelle, e ci sorridiamo, perchè sappiamo che guardando il cielo, in qualunque angolo di mondo saremo domani e nei giorni a venire, potremo comunque salutarci  e sapremo rendere grazie, per questa splendida serata e per tutti i momenti trascorsi insieme.
E Sia Sì Dunque Buona La Notte...
Annagi.


1 commento:

  1. grazie!!!! BELLO
    anche a me ha fatto moltissimo piacere anche se durato poco e sono pronta a replicare ;)
    A presto!

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