giovedì 12 luglio 2012

OCCHIO ALLO SPECCHIO


In piedi, nella posizione eretta, l'essere umano impegna il proprio corpo in un'azione di massimo sostegno del suo peso in relazione con la forza di gravità. Se il corpo è ben allineato la forza di gravità viene correttamente assorbita e dissipata attraverso le strutture, ma in condizioni di disallineamento posturale l'impatto non appropriato con tale forza può causare seri problemi di pesantezza e compressione facilmente riscontrabili nelle più elementari azioni di movimento come camminare o correre.
Da una tale postura si possono individuare le zone del corpo maggiormente sottoposte a stress, aree che appaiono distorte, disallineate o in conflitto con la totalità della figura, aree che addirittura sembrano non appartenere a quel corpo.
Oltre alla forza di gravità, altre forze agiscono sulla postura. Esse riguardano aspetti più fisici, come gli  squilibri o le disfunzioni degli organi, ma anche condizioni emozionali come la visione che sia ha di se stessi o del mondo, le convinzioni riguardo le proprie possibilità o impossibilità, l'influenza dell'ambiente famigliare, l'educazione ricevuta, le influenze emozionali.
L'osservazione della postura diventa così importante per individuare quali forze agiscono su di noi impedendoci di esprimere appieno le nostre qualità energetiche. 
Inoltre, tutte le restrizioni, le tensioni, le aree di depressione o di sovraccarico energetico agiscono da vettori, verso l'ambiente esterno, di segnali che richiamano forze analoghe e alla fine fanno sì che la nostra vita si organizzi in conflitto con ciò che vogliamo veramente.
L'immagine di una persona che mostra caratteristiche di disallineamento posturale rimanda a un senso di pesantezza e contrazione individuabili nelle zone sottoposte a maggiore stress. In essa, la testa spostata in avanti o di lato può apparire come un vero macigno, i muscoli che invadono lo spazio osseo infondono tensione e appaiono rigidi infondendo un senso di immobilità all'intero corpo.

La postura è in grado di parlare all'osservatore con vere e proprie asserzioni quali ho paura, la vita è troppo dura per me, nessuno mi considera, io sono un duro, mi vergogno, ah è così?, non ci credo, sono scettico, cosa cerchi di fare?, siamo amici, va bene, sono esausto...

Il collo inclinato lateralmente può indicare scetticismo, bisogno di rassicurazione. In termini fisici indica sofferenza degli organi della parte del corpo verso la quale si piega. Se proteso in avanti appartiene ad un a persona curiosa che può soffrire però di mal di schiena specie in zona cervicale. Un collo debole indica scarsa autostima e tendenza all'isolamento, debolezza nei polmoni e negli organi preposti alla digestione mentre il collo rigido rimanda ad una condizione rigidità generale o ad un atteggiamento di sfida. Probabilmente la persona soffrirà di problemi al fegato o di circolazione.
Le spalle che sporgono all'indietro appartengono a persone tendenzialmente depresse, isolate, in avanti, a persone sfiduciate. Le prime rimandano a problemi al sistema digestivo e riproduttivo, le seconde a respirazione superficiale e cattiva circolazione.
Se una spalla pende verso un lato del corpo indica difficoltà di rapporti col sesso femminile se verso destra e col sesso maschile se verso sinistra e una debolezza del polmone sul quel lato.
Le scapole disallineate indicano fissazioni, quelle contratte all'indietro stress e paura.
Il torace espanso appartiene a una persona estroversa che cela però mancanza di fiducia il cui organo debole è il cuore mentre la persona con torace rientrato non si sente desiderata e manca di determinazione.
L'inclinazione anteriore delle pelvi suggerisce tensioni alla vescica e al rene di una persona che va sempre di fretta, l'inclinazione posteriore è per richiamare l'attenzione, per essere notata.
Le ginocchia rimandano alla capacità di adattarsi ai cambiamenti mentre se una gamba è più corta può esserci un problema nella struttura dell'osso, nella sua lunghezza, o un problema di stress nel tessuto che causano compressione dell'articolazione. La persona che presenta una gamba più corta può incorrere in disagi riferiti alla tendenza a rimanere ferma al passato nell'attesa di un futuro migliore o a stress da continui dualismi.
piedi che piegano verso l'esterno indicano stabilità, scioltezza della regione pelvica e dell'articolazione delle anche. Se piegano verso l'interno suggeriscono tensione nella regione pelvica e nell'articolazione delle anche.
Ovviamente queste sono semplici indicazioni generali relative all'equilibrio energetico che vanno valutate e approfondite con il contatto diretto e con una visione più ampia e completa della persona.
Alla luce di queste, però, guardarsi allo specchio può diventare un gioco quotidiano assai divertente e stimolante che può aiutarci a modificare abitudini scorrette o a individuare squilibri sui quali lavorare nella ricerca di uno stato di maggiore benessere personale.
Annagi.

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