mercoledì 16 maggio 2012

La forza Li


[...] Anche Watts diffida dall'interpretare il wu wei come inerzia e mera passività, invita piuttosto a considerarlo una forma di intelligenza, uno stile di vita. L'uomo che segue il Tao conosce infatti i principi e le tendenze della natura, per cui si astiene da qualsiasi forzatura o intervento. Il non-agire significa quindi seguire il flusso del Tao, o meglio le venature di quel principio universale di organizzazione che è il li.
Se si rispettano le leggi di natura, lasciando che si esplichino liberamente senza ingerenze da parte dell'uomo, non c'è bisogno di agire perché tutto si sistema da sé; infatti all'interno di ogni fenomeno agisce il li, la forza che è in sintonia con il cosmo intero e che rientra nell'universale processo di trasformazione.

Watts si sofferma inoltre ad analizzare i significati attribuibili alla metafora dell'acqua, l'immagine preferita da Lao-tzû, e ritiene che sia senz'altro la più adeguata per esplicitare il modo d'agire del Tao, la spontaneità stessa del processo. [...]

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