lunedì 14 maggio 2012

STRADA MAESTRA...

- Pioverà?
- No, certo che no, fino a stasera si può stare tranquilli, poi temporali. Così hanno detto. Non piove, non piove...


Incarta il panino e me lo porge con un sorriso che gli  mette ancor più in risalto gli occhi di perla neri incorniciati dal bel viso abbronzato.
C'è un po' di vento e ne approfittano le nuvole che si trastullano in giochi bizzarri col sole. 
Si cammina in silenzio,  si era deciso così.  Breve sosta alla fontana per rifornirsi dell'acqua e poi via.
I primi passi sono ancora pesanti dell'aria della città. Il sogno della notte appena trascorsa, il primo mattino già così caldo e umido da invogliarti a scappare,  la colazione al volo che poi si fa troppo tardi, la musica in auto e le moto che sfrecciano accanto, una e poi un'altra e un'altra ancora, non finiscono più.
Il sole all'improvviso cattura uno spazio sul sentiero che si fa subito nostro, mi invoglia a spogliarmi del pile e poi della maglia di lana e si è già più leggeri, mentre i passi, uno in fila all'altro, iniziano timidi a dettare il ritmo al cuore che presto fa sentire più presenti i suoi battiti.
Il ritmo del cuore porta lontano i pensieri, i fantasmi del passato, le immagini della mente, ciò che è stato, ciò che non è più. Il ritmo del cuore segna il tempo alla musica dei passi in cammino che si sposa con la musica del vento fra gli alberi, col canto degli uccelli, il fischio del richiamo delle marmotte, l'accompagnamento in sottofondo dell'acqua del ruscello che segna il percorso.

No, non si può camminare in silenzio. Si cammina cantando. 
Re, sol la si do re, sol sol, mi...minuetto terzo, Johann Sebastian Bach, do re mi fa sol, sol sol, do...
La salita conserva qualcosa della meta che la riempie di entusiasmo, di sorpresa, di aspettativa. Ci sarà ancora quel posto appartato lungo il torrente? Ci saranno il calore del sole, il cervo nel folto del bosco sul versante opposto della montagna?
Poi, poco alla volta, discretamente, la meta diventa cammino. 
Se ascolto il ritmo del cuore capisco. 
Capisco il sudore che lascia il mio corpo, il dolore lieve e costante dei muscoli chiamati al movimento, il timore, quando il sole si nasconde dietro le nuvole e tutto si fa più buio e freddo e le montagne intorno paiono stringertisi addosso. E subito dopo ancora il sole e allora di nuovo capisco la gioia nel bambino che ride nel prato rincorrendo il suo cane, il sentiero che si sdoppia obbligandomi a scegliere da che parte andare.
Capisco la gemma sul ramo spezzato.
Il cammino inebria, meraviglia, appaga.
Non pioverà, almeno per ora.
Ci sono, c'è tutto, e non potrei volere di più. Sono grata al torrente che ha custodito ancora una volta per me quell'angolo di paradiso. Si asciuga il sudore, se ne va la stanchezza, si rigenerano i piedi nel fresco torrente, si riflette la tua figura nelle sue limpide acque.
Do, re do si la sol, do si la sol fa...
Non pioverà. Non ora.
La musica impazza, prima un po' timida, lieve, cerca un accordo col resto del mondo e poi si perde lontano fino a spazzare via tutte le nuvole mentre mi insegni l'amore.
Il ritorno ha il sapore del nuovo. Ci si sente cambiati e si rimane in ascolto. Si cammina davvero in silenzio, in discesa. 
La discesa inventa ogni  passo, misura minuziosamente le distanze, distribuisce il peso e la fatica. Se stai scendendo un sentiero non puoi stare col pensiero nell'esperienza appena vissuta. La discesa porta in sè l'emozione, l'appagamento, la resa ma, così come la salita, ha bisogno di tutta l' attenzione. 
La salita concede uno spazio per la speranza e l'entusiasmo, la discesa ne riserva un po' per l'appagamento e la pienezza interiore ma entrambe esigono fermezza e consapevolezza nel  passo e nei battiti del cuore.
Imparare il cammino è imparare l'adesso, con un pizzico di sogno e una manciata d'amore.
Gli occhi neri di perla sorridono allo steso modo sotto un cielo ora più minaccioso e scuro. 
Le mani si intrecciano intorno a una tazza fumante di thè.
Ora sì, può anche piovere, ora.
Annagi.



2 commenti:

  1. ciao Anna, molto bello, mi hai fatto vedere molte immagini vissute, e sentire la musica, una sinfonia di foglie

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  2. Ciao Silvia! sono contenta di ritrovarti sul blog...mancavi tanto. Grazie a te per il post di T.Terzani. La scorsa settimana davano il film su sky. Ho potuto guardarne solo un pezzo perchè poi avevo un impegno, ma mi sarebbe piaciuto vederlo tutto. Era molto intenso, dolce e rasserenante. Spero lo ripropongano e di poterlo vedere intieramente. Buona giornata! A presto!

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