giovedì 24 maggio 2012

Al Fuoco, Al Fuoco!...BRUCIO!



L'infiammazione o stato infiammatorio, spesso causa di malesseri o malattie, è una risposta naturale dell'organismo ad una condizione di stress o a varie cause esterne. 
In presenza di una condizione infiammatoria è bene non sovraccaricare l'organismo di ulteriori fattori che favoriscono tale stato ma cercare piuttosto di riportarlo ad una situazione di equilibrio iniziando a ridurre o ad eliminare quegli elementi che lo hanno determinato. 
Come sempre, l'alimentazione gioca un ruolo fondamentale nel determinare lo stato di salute del corpo e anche in questo caso, in presenza di infiammazione, un particolare sguardo a ciò che viene introdotto in forma di cibo è di primaria importanza.

I principali alimenti proinfiammatori, ovvero che favoriscono uno stato infiammatorio, sono i cibi di provenienza animale, specie quelli ricchi di grassi, carni, insaccati, uova, formaggi, fatta eccezione per il pesce particolarmente ricco di omega-3. E' dall'acido arachidonico in essi contenuto che il corpo sintetizza le prostaglandine infiammatorie. Il problena si accentua per le carni insaccate che contengono nitriti, anch'essi causa di infiammazione. 
Chi è particolarmente avvezzo al consumo di patatine, snack salati, cibi contenenti grassi idrogenati, formaggi grassi, dolciumi, bevande zuccherate, pizza e farine raffinate, carni conservate e uova, vedrà facilmente salire nei propri livelli ematici  i mediatori dell'infiammazione, PCR, sICAM, IL-6, E-selectina, omocisteina).
Si è propensi a pensare che i vegetali della famiglia delle Solanacee, patate, pomodori, melanzane, favoriscano l'infiammazione per la presenza significativa di solanina, sarebbe bene dunque ridurne il consumo o, in presenza di infiammazione, evitarlo per un po' di tempo.
Per aiutare il corpo a ritrovare uno stato di salutare equilibrio non è sufficiente ridurre o eliminare i cibi proinfiammatori, ma è bene anche rivolgere l' attenzione a quegli alimenti che invece detengono proprietà antinfiammatorie. 
Il cereale per eccellenza in proposito è il riso integrale che contiene la tricina, non presente nel riso raffinato, e altre sostanze che sono in grado di contrastare la sintesi degli eicosanoidi legati ai processi infiammatori. Consumare riso integrale per alcuni giorni è un'ottimo rimedio in presenza di uno stato infiammatorio. Lo si può consumare condito con un pizzico di gomasio o sotto forma di crema. In presenza di infiammazione del tubo digerente, la crema di riso con l'aggiunta di kuzu può favorire l'impermeabilità intestinale a quelle sostanze non completamente digerite che sono spesso causa di stimolazioni immunitarie inappropriate e che possono generare infiammazione, allergie alimentari o concorrere allo sviluppo di malattie autoimmuni.
Il pesce grasso, ricco di omega-3 o i pesci dei mari freddi contengono significative quantità di acido eicosapentaenoico da cui l'organismo sintetizza le prostaglandine antinfiammatorie.
L'omega-3 è contenuto inoltre in alcuni vegetali sotto forma di acido alfa-linolenico. Ne sono ricchi, ad esempio, i semi di lino, l'erba porcellana, le noci, la soia e i semi di zucca.
Radici, erbe selvatiche, cavoli, insalate a foglia spessa, le foglie del ravanello, rape e zucca , la borragine, sono tutti alimenti con proprietà antinfiammatorie.
La frutta richiede un consumo moderato e preferibilmente va consumata cotta. Da evitare la frutta di origine tropicale, ottime invece le mele, le cotogne e le pere specie se cotte. 
Un aiuto particolare si può trarre da alcuni alimenti che se consumati con moderazione possono contribuire a ridurre lo stato infiammatorio. Essi sono la curcuma, ingrediente d'eccellenza nella medicina ayurvedica usato contro l'infiammazione da traumi e, nella medicina cinese, contro i dolori addominali. Come lo zenzero previene il rilascio dei mediatori dell'infiammazione e inibisce le prostaglandine proinfiammatorie.
Le cipolle, in particolar modo quelle rosse, ricche di quercetina, antistaminico naturale. E' buona regola lasciarle appassire a lungo in poco olio per eliminare i composti solforati volatili.
I frutti bi bosco, in particolar modo i mirtilli e le prugne favoriscono un ambiente basico che contrasta l'ambiente acido degli stati infiammatori.
I cereali integrali, ricchi di vitamina E, così come l'olio di oliva extravergine e gli olii spremuti a freddo contrastano efficacemente l'infiammazione. 
Se ci sentiamo bruciare dentro, dunque, uno sguardo attento a ciò di cui ci stiamo alimentando può aiutarci a capire da subito come rimediare al divampare del falò che ci sta divorando, senza bisogno di eccessivo allarmismo o di alcun intervento urgente dei vigili del fuoco.
Annagi.
(Informazioni tratte da: A.Villarini G.Allegro, Prevenire i tumori mangiando con gusto, Sperling & Kupfer)

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