martedì 16 agosto 2011

TRE, NUMERO PERFETTO? ... DOMANDA SPACCATESTA! ...


Capita, a volte, durante i corsi, che a causa del numero dispari dei partecipanti, si debba ricorrere ad un massaggio nel quale due persone trattano contemporaneamente un solo ricevente.
In quel contesto, ovviamente, trattandosi di pratiche di apprendimento e sperimentazione didattica delle tecniche e delle sequenze riferite alle mappe dell'On Zon Su, molto probabilmente l'attenzione risulta in maggior misura rivolta alla memorizzazione delle stesse, più che al contatto e all'empatia col ricevente. In questo caso, forse anche per questo motivo, il risultato lascia adito ad alcune perplessità.
Mi è capitato poi, in altre occasioni, negli incontri di gruppo di ripasso e studio di ricevere un trattamento su entrambi i piedi nello stesso momento da due persone diverse. In entrambi i casi, sinceramente il risultato finale non è mai stato per me del tutto piacevole e positivo. Credo di poter attribuire a ciò la notevole difficoltà di dare un trattamento in piena sintonia, con la medesima attenzione e in perfetta sincronia con un'altra persona, in modo da trasmettere al ricevente un'unica modalità di lavoro...certo non è da sottovalutare che fino ad allora le mie esperienze in merito si riferivano a trattamenti di studio o ripasso, quindi già di per sè in qualche modo "distratti" dalla didattica. Pertanto la mia convinzione finora era di non apprezzare il trattamento a tre.

Ma la vita si sa, non si accontenta, e propone continuamente nuove sfide...



Prima tappa, Mappa dei Nove Cieli.
La giornata è calda, ma gradevole, appena mossa da una brezza leggera che accompagna la nostra passeggiata lungo il lago. Ci basta un attimo per lasciarci alle spalle la città, l'autostrada e il traffico del mattino. Un cielo terso ci rapisce lo sguardo ed è impossibile non camminare col naso all'insù come a voler unire l'effetto benefico del colore di quel cielo con l'aria che respiriamo. Paghi di ciò abbassiamo leggermente lo sguardo ed ecco apparire le montagne che fanno da contorno e sostegno all'acqua del lago. L'estate si mostra nella sua magnanima bellezza e pone in risalto i cinque elementi. L'immagine si fa via via più vicina e ad essa si unisce la melodia delle piccole onde che increspano un poco la superficie dell'acqua e finiscono a lambire rispettose la riva. Tra di esse scorgiamo all'improvviso uno svasso con una luccicante arborella tra il becco e, in qualche modo ripresi da uno stupore quasi infantile, torniamo con l'attenzione a noi stessi.
A sostare un attimo col pensiero potremmo tracciare l'intero percorso, dal cielo infinito alla nostra condizione di esseri umani.
Siamo in tre, Francesca, Roby ed io. Abbiamo scelto per queste feste di ferragosto di regalarci una "vacanza studio" e nulla come un ambiente naturale potrebbe meglio accompagnarci in questo nostro intento. Siamo ad Intra, sul Lago Maggiore, ospiti di Francesca e della sua famiglia.

Seconda tappa. Il parco e le Mappe dell'On Zon Su.
Dopo esserci sintonizzati con l'ambiente scegliamo il parco in riva al lago per praticare. Siamo in tre, qualche perplessità e qualche dubbio sulla modalità degli scambi e alla fine decidiamo di praticare il massaggio con due operatori in contemporanea sui due piedi. Uno guida il trattamento e l'altro segue.
Finiti i tre massaggi ci confrontiamo e annotiamo che l'attenzione che abbiamo messo nel seguire il conduttore compromette la qualità dell'attenzione e dell'empatia col ricevente. Inoltre notiamo la difficoltà di procedere in perfetta sincronia. Vengono alla luce anche perplessità e interrogativi riguardo alla differente condizione dei praticanti che inevitabilmente si trasmette al ricevente e che potrebbe in qualche modo disturbare la ricezione del massaggio.
Per contro notiamo che il ricevente percepisce in alcuni momenti una sorta di unità maggiore nel massaggio dei due piedi insieme ma tale sensazione non è del tutto avallata da tutti noi.

Terza tappa. Lo studio e le campane.
Pratichiamo nello studio di Francesca. Dalla finestra le montagne fanno da sfondo alla cupola e al campanile della basilica e ci accompagna a tratti il suono delle campane. Scegliamo, questa volta di effettuare gli scambi lavorando solo su un piede, un operatore per volta. La terza persona fa da testimone.
Alla fine, siamo tutti e tre concordi nell'affermare che pur essendo piacevole il risultato, il trattamento di un solo piede lascia un senso di sospensione, come se mancasse qualcosa e risulta essere troppo breve.

Quarta tappa. Nuovamente lo studio...e le campane.
Ritentiamo la strada del massaggio a tre con l'intenzione di portare maggiore attenzione al ricevente sforzandoci allo stesso tempo di essere il più sincroni possibile tra di noi.
Due giorni di convivenza e condivisione di ogni momento ci hanno regalato piccoli ma profondi avvicinamenti, ci stiamo scoprendo e conoscendo a vicenda e tra di noi si percepiscono già un rispetto ed una accettazione sempre più profondi. Questo non può che giovare alla pratica.
Questa volta i trattamenti risultano molto più brevi, però tutti e tre riscontriamo piacevoli sensazioni di unità, sincronia, profondità, affiatamento. Non so se attribuire la durata breve del massaggio al fatto che cominciamo ad essere un po' stanchi, o forse, essendo l'ultimo giorno, sentiamo già l'insinuarsi della nuova fase che è quella del ritorno a casa, il famoso yin nello yang. Oppure la sintonia che si è creata tra di noi ci porta in qualche modo ad essere più diretti, ad entrare più facilmente del centro del lavoro.
O ancora, chissà, forse l'effetto di due aspetti di una stessa esperienza.

Ultima tappa. Un momento magico...
Questa tappa merita uno spazio particolare, pertanto la rimando al prossimo post...

Abbiamo raccolto condivisioni, sensazioni, dubbi, domande.
Ci siamo segnati tutto, aspettiamo con fiducia il prossimo appuntamento a scuola...con il Maestro e i compagni di strada...




4 commenti:

  1. Bravissima, aspetto il prossimo post il più bello...

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  2. Anna, ma come fai?
    La descrizione è così suggestiva e corrispondente al sentire di quei momenti!
    Poi complimenti per titolo e immagine!

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  3. P.S.: quasi non ci credo! Ce l'ho fatta a "postare un commento"!

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  4. Che gioia Francesca! Ora sì che è un vero blog! Tanti baci!!!!

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