martedì 21 agosto 2012

CON TATTO...strumenti e opere d'arte


Fin dal momento del concepimento la totalità è una condizione naturale per l'essere umano. In ogni stadio del suo sviluppo, fin dal primissimo stadio embrionale, l'essere umano si presenta come un essere intero e completo. 
Successivamente avvengono delle modificazioni e delle differenziazioni specifiche che determineranno l'unicità e la personalità individuale.
Appena nato un bambino non si è ancora differenziato dalla madre e si trova da subito impegnato in un processo che si protrarrà fino al secondo anno di vita. Tale processo che viene definito di attaccamento e di creazione dei legami o bonding comprende lo sviluppo somatico e neurologico e l'integrazione delle emozioni. In termini fisici si pensi a quando due particelle vengono avvicinate e successivamente separate e proiettate in direzioni opposte alla velocità della luce. Il cambiamento di polarità dell'una si rifletterà in un cambiamento analogo anche nell'altra. Tale processo si esprime come una forza dinamica che porta in uno stato di unità entità apparentemente separate.
Attraverso questo processo naturale si crea una relazione unica tra due individui dove ciascuno ha un ruolo specifico nel facilitare questo tipo di rapporto. 

La madre e il padre si occuperanno del bambino in termini di sostentamento fisico ed emozionale. Essi forniranno al bambino importanti risorse come il contatto fisico, il contatto visivo, riflessi verbali e una notevole quantità di modalità di contatto non verbale.
Dal canto suo il bambino avrà cura dei propri genitori per potersi garantire sicurezza e protezione. 
Tutto ciò avviene in una sorta di danza ambivalente atta ad erigere tra le parti una relazione di fiducia e di intimità.
La madre è per il bambino la risorsa primaria. Madre e bambino scambiano e metabolizzano le loro sensazioni attraverso potenti mezzi non verbali quali il contatto visivo, il contatto con la pelle, il coinvolgimento respiratorio e cardiovascolare. Essi sono metabolicamente legati, entrambi assorbono ed elaborano i propri stati emozionali e quelli dell'altro attraverso il loro stato corpo/mente.
Dall'inizio dei tempi il massaggio è sempre stato uno strumento naturale istintivo determinante nella creazione e nel mantenimento della relazione. In natura le madri massaggiano da subito istintivamente i propri piccoli dopo la nascita, leccandoli, strofinandoli, creando costantemente un contatto fisico con essi.
Sfortunatamente, in riferimento all'essere umano, si è andato via via perdendo il suo carattere istintivo. Spesso si trascura l'istinto per assecondare o seguire mode o teorie di tanti, nella paura o nel sospetto di non rispondere in maniera appropriata ai modelli sociali che la nostra cultura propone. Purtroppo le librerie sono piene di manuali e di libri su come fare la cosa giusta negli ambiti più disparati, alcuni dei quali arrivano anche a toccare argomenti tra i più privati ed intimi. 
Spesso si è tentati di pensare che possa esistere un solo modo giusto di fare le cose e che seguire questo modo ci preserverà da delusioni e insuccessi. 
Sono certa che una madre che impara ad ascoltare se stessa e il proprio corpo sarà perfettamente in grado di dare al proprio bambino il massaggio più adeguato, semplicemente perchè entrando in relazione con lui ne saprà riconoscere la natura e le esigenze.
Si tratta quindi di intraprendere un percorso di consapevolezza dei gesti istintivi piuttosto che di un apprendimento di tecniche, a parer mio maggiormente utili in una fase successiva e integrate poi alla stessa osservazione e all'ascolto.
Insegno lo shiatsu pediatrico ai genitori che lo richiedono, prima di tutto  come strumento di conoscenza del corpo/mente di se stessi e del loro bambino,  mostrando loro i benefici che ne derivano.   Attraverso queste prime conoscenze essi potranno attribuire un significato al loro personale metodo di massaggio per il loro bambino, individuando le parti del corpo sulle quali maggiormente amano soffermarsi, quelle che recepiscono come maggiormente recettive o quelle che presentano delle resistenze. 
Li invito ad osservare i movimenti che il bambino compie quando ha bisogno di rilassarsi, di stirarsi, quando vuole esprimere disagio o benessere. 
Suggerisco poi le tecniche di massaggio e di ginnastica specifiche dello shiatsu,  e come  utilizzarle sia sui neonati sia sui bambini più grandi, sempre facendo attenzione a lasciare il più largo margine di creatività e di espressione personale.
Lo shiatsu è uno strumento, uno fra tanti, sono le mani di chi lo dà che ne fanno un'opera d'arte.


"...Quello che è irritante nelle istruzioni di questo tipo è che partono dal presupposto che ci sia un solo modo di montare un barbecue: il loro.
E questo presupposto esclude qualsiasi intervento creativo.
In realtà di modi ce ne sono cento, e quando ti costringono a seguirne uno solo, senza mostrarti il problema nel suo complesso, diventa difficile seguirlo senza fare errori.
E' un lavoro che si fa senza slancio.
Oltretutto, è molto improbabile che il loro modo sia il migliore".

(Robert M.Pirsig, Lo Zen e l'arte della manutenzione della motocicletta, Adelphi).

Annagi.

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