venerdì 20 aprile 2012

383 sì 19 no - la Camera APPROVA!

Semaforo verde alla prima tappa del cammino della proposta di legge per il regolamento delle professioni non organizzate.
Nella seduta del 17 aprile 2012 la Camera dei Deputati ha approvato, con 383 voti favorevoli e  19 contrari,  la proposta di legge A.C. 1934 "Disposizioni in materia di professioni non organizzate in ordini o collegi". Il provvedimento dovrà ora passare alla valutazione del Senato della Repubblica prima di essere trasformato in legge.
Il testo del provvedimento recita, nei primi quattro articoli:


1- La presente legge, in attuazione dell'articolo 117, terzo comma, della Costituzione e nel rispetto dei principi dell'Unione Europea in materia di concorrenza e di libertà di circolazione, disciplina le professioni non organizzate in ordini e collegi.
2- Ai fini della presente legge per "professione non organizzata in ordini e collegi",  di seguito "professione", si intende l'attività economica, anche organizzata, volta alla prestazione di servizi o di opere a favore di terzi, esercitata abitualmente e prevalentemente mediante lavoro intellettuale, o comunque con il concorso di questo, con esclusione delle attività riservate per legge a soggetti iscritti in albi o elenchi ai sensi dell'articolo 2229 del Codice Civile, e delle attività e dei mestieri artigianali, commerciali e di pubblico esercizio disciplinati da specifiche normative.

3- L'esercizio della professione è libero e fondato sull'autonomia, sulle competenze e sull'indipendenza di giudizio intellettuale e tecnica, nel rispetto dei principi di buona fede, dell'affidamento del pubblico e della clientela, della correttezza, dell'ampliamento e della specializzazione dell'offerta dei servizi, della responsabilità del professionista.
4- La professione è esercitata in forma individuale, in forma associata, societaria, cooperativa o nella forma del lavoro dipendente. Nell'ipotesi del lavoro dipendente i contratti di lavoro collettivi ed individuali contengono apposite garanzie per assicurare l'autonomia e l'indipendenza di giudizio del professionista, nonchè l'assenza di conflitti di interessi anche in caso di rapporti di lavoro a tempo parziale.


Sicuramente un ottimo inizio verso il riconoscimento di oltre due milioni di professionisti che non hanno un ordine professionale o un albo, tra i quali molti che operano nel settore delle discipline bio naturali.
Annagi.

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