lunedì 16 aprile 2012

TUTTO GRAZIE A UNA SCINTILLA

Il Respiro della Vita, così venne denominata la forza che anima il sistema ritmico di movimento involontario del corpo umano dal dott. William Gardner Sutherland, iniziatore del metodo biodinamico della tecnica craniosacrale.
Verso gli inizi del XX secolo, egli era ancora uno studente all'ultimo anno di osteopatia, osservando un cranio esploso, nel laboratorio del suo istituto, ebbe un'intuizione che segnò una tappa importantissima nella sua carriera professionale.
Studiando le ossa disarticolate del teschio che aveva tra le mani egli fu particolarmente attratto dalle loro suture.  Il particolare disegno che ne caratterizzava la forma  fece balenare nella sua mente il pensiero che esse fossero così simili alle branchie di un pesce da fargli ipotizzare che fossero state ideate per permettere un movimento, e più precisamente, un movimento respiratorio.
Dal momento che non riusciva a darsi una spiegazione razionale di ciò -in quegli anni le conoscenze mediche sostenevano che le ossa del cranio di un essere umano adulto non si muovono poichè le suture che le articolano si sono ormai chiuse - egli si impegnò per dimostrare a se stesso che effettivamente le ossa del cranio non si muovono e per mettere a tacere per sempre quella idea che ormai non lo lasciava più tranquillo.
Passò così anni e anni a sperimentare su se stesso con tenacia e determinazione, finchè dovette arrendersi alla sua intuizione iniziale e formulò così il suo prima paradigma. 

Le ossa del cranio si muovono. 
Lo fanno secondo un modello di respirazione involontario, quello che  chiamò il  Meccanismo di Respirazione Primaria - gli altri meccanismi vitali, il battito cardiaco, il modello respiratorio, sono considerati secondari. 
Il Meccanismo di Respirazione Primaria è strettamente legato a una  importante infrastruttura, interna al corpo, il Sistema Craniosacrale, che si muove con un movimento ritmico non determinato da cause muscolari. Esso  comprende il Fluido Cerebrospinale, il Sistema Nervoso centrale, il Sistema delle Meningi, le Ossa del cranio e l'Osso Sacro. Un sistema di fluidi e tessuti indipendenti e allo stesso tempo interconnessi tra loro. Il loro movimento è specifico per ciascuna parte ma si riflette nel suo insieme come un sistema integrato. 
Sutherland  riconobbe nel Respiro della Vita la scintilla che anima i movimenti ritmici involontari, riconobbe il movimento come espressione della vita e decretò una evidente relazione tra movimento e salute.
L'azione del Respiro della Vita determina un cambiamento di stato dall'interno, quello che Sutherland definì transmutation , che avviene costantemente. Ogni nuovo stato deriva dal precedente e determina lo stato successivo. Tale movimento è incessante, non si ferma mai, attimo dopo attimo determina una forma nuova e una nuova funzione. 
Il Respiro della Vita esprime un Principio Universale Ordinatore di base che genera la salute nel corpo  Esso permea ogni singola cellula e fa del corpo umano il suo sacro contenitore. Il Respiro della Vita crea una serie di ritmi dai quali originano sottili movimenti che si manifestano in ogni parte del corpo. Tali movimenti sono molto piccoli, misurabili in micron. Il movimento più ampio misurato sulle ossa del cranio è di 40 micron, circa la metà dello spessore di un foglio di carta.
All'interno del Sistema Craniosacrale il Fluido Cerebro Spinale viene riconosciuto come veicolo d'eccellenza per il trasporto dell'azione del Respiro della Vita, la Potenza, forza conduttrice che connette e crea il movimento.  Esso fa da tramite tra la potenza biodinamica e la sua espressione nel corpo.
Insieme, il Respiro della Vita e la sua Potenza costituiscono le risorse più profonde nell'organismo per il mantenimento della salute.


"Narra la leggenda che quando gli dei crearono la razza umana si trovarono in disaccordo su  dove mettere le risposte all’esistenza così che gli uomini avrebbero dovuto cercare per averle.
Un dio disse, “mettiamo le risposte  in cima a una montagna. Non le cercheranno mai lì”
“No”, dissero gli altri. “Le troverebbero subito”.
Un altro dio disse, “Mettiamole al centro della terra. Non le cercheranno mai lì”.
“No”, dissero gli altri, “Le troverebbero subito”.
Poi parlò un altro, “Mettiamole in fondo al mare”. “Essi non le cercheranno mai lì”.
“No”, dissero gli altri. “Le troverebbero subito”.
Ci fu silenzio…
Dopo un po’ un altro dio parlò, 
“Possiamo mettere le risposte all’esistenza dentro loro stessi. Non le cercheranno mai lì”.
E così fecero."

(Marie-Louise von Franz)










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