"...Nel non-agire, secondo me, risiede la vera gioia. Ma tutti considerano il non-agire come la più grande delle sofferenze. Così è stato detto: La gioia suprema è senza gioia; la gloria suprema è senza gloria.
Il vero e il falso non possono venir definiti, ma il non-agire permette di determinare il vero e il falso. Se la gioia suprema è far vivere la persona, solo il non -agire conserva l'esistenza. Mi sia consentito spiegarmi: il cielo non agisce, ecco il perchè della sua limpidezza; la terra non agisce, ecco il perchè della sua stabilità. Così tutti e due si accordano per non agire, eppure grazie a loro tutte le cose si trasformano e si producono. Sfuggenti, inaccessibili, niente di percettibile scaturisce da loro, eppure da essi nascono tutti gli esseri e ciascuno ha il proprio rango.
Così è stato detto: il cielo e la terra non fanno nulla e non c'è nulla che non facciano.
Ma fra gli uomini, chi è in grado di non fare?"
(Zhuang-zi)
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