martedì 26 luglio 2011

MIRACOLO CERCASI...


La mia auto non ce la fa più, me lo sta dicendo in tutti i modi, con vari rumorini o brusche impennate improvvise. Dall'ultima rimessa a punto, un anno fa, quando cercai di convincerla a resistere ancora, ad oggi, mi ha mandato mille e più segnali di resa. Così, da qualche mese ho cominciato a buttare quà e là l'occhio un po' in giro ed ora mi dovrò decidere a fare il passo di acquistarne una nuova. Il mercato è assai versatile, non me ne ero mai resa conto prima, c'è proprio quel che si dice l'imbarazzo della scelta.
Io la vorrei piccola, economica, funzionale e carina perchè alla fine anche l'occhio vuole la sua parte. Alcuni modelli dunque sono automaticamente esclusi dalla mia ricerca.
E in ogni caso, non comprerò mai una ypsilon 5 porte...



9.30 del mattino: percorro il lungo corso che mi conduce da una cliente. Le strade non sono così trafficate come in altri periodi dell'anno e mi ritrovo nettamente in anticipo rispetto all'appuntamento. Avvicino un venditore di giornali ad un semaforo e ne compro uno, spinta più che altro dalla curiosità di leggere le notizie relative al terremoto di ieri.
In prima pagina, oddio, in basso al centro, per la verità, ma per carità, comunque in prima pagina, un articolo recita "Facciamo il miracolo di salvare la Somalia" . Il messaggio dell'Onu non è più un idea, un pensiero, una preoccupazione passeggera che colpisce i nostri cuori nei giorni prossimi al Natale. Il messaggio delle Nazioni Unite è oggi più che mai un grido disperato che rischia di rimanere muto e sordo se ci si ostina a relegarlo al fondo pagina.
Possibile che non ce ne siamo accorti prima? Possibile che nonostante se parli da sempre, ora sia necessario un miracolo?
E non sembra un paradosso che tale miracolo lo si aspetti proprio da noi che fin'ora di tutto ci siamo seriamente preoccupati fuor che di questo, o se lo abbiamo fatto non è bastato perché ora ci serve davvero un vero miracolo...

Sono serena e rilassata, ieri sera ho ricevuto uno splendido On Zon Su da due persone altrettanto splendide, ho appena finito il trattamento alla signora L. che è capace sempre di lasciarmi messaggi specialissimi, sto percorrendo la strada a ritroso, verso casa. Da dietro la chioma di un'albero lungo il viale si apre poco alla volta alla mia vista, un'immagine stampata su un cartellone pubblicitario.
Condizione strana, non so descriverla, un tuffo al cuore, mi sento stranita, perplessa, incredula:

"Il lusso è un diritto"

Ma come è possibile che nel pieno dell'incommensurabile delirio collettivo dell'anno di grazia 2011, dovendo ricorrere ad un avvertimento del FAO perché ci "accorgiamo" finalmente che più di undici milioni di persone in un angolo sperduto di questo immenso mondo si trovano in "uno stato di bisogno disperato" e muoiono di fame, di sete, di malattie, come è possibile affermare compiaciuti che IL LUSSO E' UN DIRITTO?

Passato.
Meno male, non è più sotto i miei occhi...
e subito partono i pensieri:

La vita è un diritto
il cibo per tutti è un diritto
l'acqua pura per tutti è un diritto
la dignità è un diritto
il rispetto è un diritto
l'istruzione è un diritto
la pace è un diritto
il lavoro è un diritto
la casa è un diritto
la salute è un diritto
l'amore è un diritto
l'amicizia è un diritto
il sorriso è un diritto
e mi viene male a pensare quante altre cose potrebbero aggiungersi a questo elenco ed aspirare ad essere riconosciute un diritto per ogni singolo essere vivente su questa terra.

Il lusso non trova posto in questo elenco, fintanto che saremo chiamati a "fare miracoli" per salvare qualcuno poiché non siamo stati capaci finora a rispettare i diritti realmente rispettabili, il lusso rimarrà una mera vergogna, un'infinita tristezza del genere umano.
Chiedo perdono per la mia città e per me stessa che la abito, perché permettiamo che tali scempiaggini vi trovino pur sempre un posto.

2 commenti:

  1. Mi trovi dalla tua parte in tutto e per tutto. Nei tanti viaggi che ho avuto la fortuna di fare negli anni ho visto quanto poco sia necessario per poter vivere e spesso anche per vivere bene. Man mano che passa il tempo mi accorgo che si può fare a meno di tante cose, ma sopratutto la cosa che trovo più affascinante è che avere a disposizione pochi mezzi aiuta ad aguzzare l'ingegno.
    In tutto questo sono d'accordo anche io che
    la vita è un diritto
    il cibo per tutti è un diritto
    l'acqua pura per tutti è un diritto
    la dignità è un diritto
    il rispetto è un diritto
    l'istruzione è un diritto
    la pace è un diritto
    il lavoro è un diritto
    la casa è un diritto
    la salute è un diritto
    l'amore è un diritto
    l'amicizia è un diritto
    il sorriso è un diritto

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