sabato 4 febbraio 2012

IL CARRO DI ARJUNA

Nell'iconografia indiana esiste un'immagine che descrive simbolicamente la continua interazione tra corpo, individuo, organi di senso, mente, intelligenza individuale.
E' il carro di Arjuna, il mitico eroe protagonista della Bhagavad Gita, il capitolo più noto del poema epico Mahabharata, un vero e proprio manuale di istruzioni per vivere.
Arjuna è in piedi sul suo carro dorato, guidato dal dio Krishna che tiene strette le briglie, alle quali sono legati cinque cavalli.
L'allegoria rimanda a simboli precisi: il carro è lo strumento dell'individuo, il suo corpo, l'elemento fisico attraverso cui l'azione può avvenire; Arjuna è l'individuo, l'Io cosciente dotato di libero arbitrio, è colui che decide cosa fare del carro e chi metterne alla guida; Krishna è l'intelligenza insita nell'ordine universale, è Dio, è la voce interiore che sa cosa è giusto fare, posto volutamente da Arjuna alla conduzione del carro; i 5 cavalli corrispondono ai 5 sensi, sono ciò che permette al carro di muoversi, senza di essi non ci sarebbe azione; le briglie sono la mente, un semplice strumento attraverso cui l'intelligenza universale può esercitare il controllo sui sensi.
Da questo punto di vista, Arjuna è il simbolo di chi è completamente capace di arrendersi all'ordine dell'Universo e di permettergli di agire attraverso di sé.

(da Yoga Journal - febbraio 2012)

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