mercoledì 29 febbraio 2012

Il respiro

“Dall'attimo in cui la levatrice recide il cordone ombelicale i polmoni diventano la placenta che unisce l'uomo con la madre cosmica” [C.L. Schleich]
    
Si pone spesso l’accento sull’importanza del bere molta acqua o sull’idratazione attraverso creme e balsami, ma poco si parla di respiro, eppure la respirazione andrebbe considerata importante quanto l’idratazione.
Respirare profondamente è essenziale per il benessere fisico e mentale, e per alleviare le sofferenze che ci affliggono, solitamente però vi si presta scarsa attenzione immettendo nei polmoni piccole quantità di aria o peggio ancora trattenendo il respiro e rimanendo come in stato di apnea.

Come respiriamo? 
          Osservare per raggiungere la consapevolezza del nostro respiro.
Inspirare profondamente, lentamente, gonfiando l’addome, espirare completamente contraendo l’addome.
Mentre si compie questa respirazione osservare se il respiro è lento o rapido, se si trattiene il respiro o l’espirazione è stata completa, se il respiro è profondo o debole, se più intenso nella fase dell’inspirazione o dell’espirazione (donazione - ricezione), se si sollevano e abbassano l’addome o il petto, se si sente il respiro attraverso le narici, se cambia il modo di respirare quando si sta seduti o sdraiati, in piedi o si cammina. Avete notato che i bambini respirano con l'addome mentre gli adulti solitamente con il petto?

L’importanza del sospiro.
           Osservando il comportamento dei bambini e dei cuccioli in cui il respiro è ancora scevro dalle ansie e dagli schemi mentali dietro cui si barricano gli adulti, si può notare quanto sia naturale il loro respiro, ma soprattutto
l’atto del sospirare: nel bambino prima di addormentarsi o nel cucciolo di cane prima del pisolino, nel bambino dopo una crisi di pianto, perchè sospirando convulsamente prepara il proprio corpo a tornare in stato di rilassamento.
Si afferma che un modo per stabilire in ospedale che la crisi post intervento chirurgico è passata è proprio il verificarsi del primo sospiro. Ma che cosa è il sospiro se non l'atto di prendere fiato, una inspirazione più profonda, più o meno uno sforzo perchè compiuto da muscoli, e quindi una tensione se seguita dal trattenere il respiro. L'emissione del respiro, al contrario, è un assoluto rilassamento che scioglie ogni parte del corpo al quale tutto l'essere si abbandona.
Attraverso questa espirazione, i polmoni si liberano dell'aria impura, liberando così il corpo dai rifiuti accumulati dalla cattiva abitudine di trattenere il fiato nei momenti di tensione. Naturalmente perchè avvenga questo, ossia l’espirazione e liberazione dalle tossine, è necessaria una buona ossigenazione e quindi una inspirazione profonda.
Anche lo sbadiglio è importante. Esso è un bisogno di ossigeno, che stimola la circolazione ed è eccitante e rilassante al tempo stesso, ha però un unico obiettivo: l'allentamento, il rilassamento di ogni tensione.

Una tecnica di respirazione profonda.
             Evitare la respirazione frettolosa: molto spesso si respira rapidamente e solo con la parte superiore del petto, sollevando le spalle. La respirazione a livello superiore è spesso tipica di stati ansiosi ed è definita respirazione “futile”.
             Come premessa all’esercizio va sottolineato che l’inspirazione deve essere la parte attiva della respirazione, mentre l’espirazione deve essere rilassata e leggera. Uno dei tanti effetti positivi di una giusta respirazione oltre al rilassamento saranno anche la chiarezza mentale e una maggiore energia.
1. Seduti o sdraiati in posizione comoda,appoggiare le mani sull’addome.
2. Inspirare profondamente e lentamente con il naso espandendo l’addome come per gonfiarlo come un pallone, porre l’attenzione anche alla parte più bassa dell’addome.
3. Far sì che il respiro riempia prima la parte inferiore dei polmoni e poi quella superiore.
4. Rilassarsi ed espirare lentamente.
5. Continuare nello stesso modo senza interruzioni, ma facendo sì che, dolcemente, il flusso del respiro sia continuo.
6. Man mano che ci si rilassa espandere sempre di più l’inspirazione.
7. Importante è che il movimento sia sempre fluido senza interruzioni fra le varie fasi.

La respirazione yogica
            Nel mondo occidentale si dà molta importanza alla fase dell'inspirazione, nelle tecniche di meditazione, al contrario, si afferma che ogni atto respiratorio inizia con una espirazione, perchè si parte dal presupposto che non si può riempire bene un recipiente che non sia stato prima completamente svuotato.
D'altro canto anche l'essere rilassati è un presupposto per una buona respirazione, muscoli e nervi contratti bloccano la respirazione più di un qualunque indumento (cintura, reggiseno, ecc).
            La respirazione può essere di tre tipi, addominale, toracica, clavicolare: quella ideale li unisce tutti e tre in un unico movimento armonico.
1. Vuotare i polmoni a fondo
2. Abbassando il diaframma molto lentamente far entrare l'aria nei polmoni. L'addome sarà spinto in fuori dalla parte inferiore dei polmoni che si riempiono.
3. Allargare le costole senza forzare
4. Sempre in un unico movimento fluido privo di interruzioni dalla fase uno, finire di riempire i polmoni sollevando le clavicole.
L'aria deve entrare dolcemente, silenziosamente in un unico fluido movimento e la mente deve essere completamente concentrata nell'atto respiratorio.
5. Quando i polmoni saranno pieni espirare lentamente senza interruzioni, con dolcezza.
6. Alla fine ritrarre l'addome e riprendere con l'inspirazione.
             Questa respirazione non deve provocare stanchezza o fastidio, la si può praticare sempre, meglio se al mattino o quando si è stanchi, scoraggiati, depressi e se si conduce una vita sedentaria. Se la si pratica camminando, respirare lentamente, inspirare durante sei passi, trattenere il respiro per tre passi ed espirare per altri dodici. L'espirazione deve durare il doppio del tempo dell'inspirazione.
Iniziare per gradi.
        
           Spesso le donne respirano con la parte alta dei polmoni, questo è dovuto alla loro natura di potenziali madri: durante la gravidanza l'utero si dilata invadendo la cavità addominale e imponendo una respirazione di tipo clavicolare. In base a questo la donna appena sente un'ostruzione alla respirazione bassa (ad esempio per via degli indumenti stretti) si adatta alla respirazione alta, l'uomo invece ha la tendenza a lottare contro l'ostacolo, costringendo il diaframma ad abbassarsi oppure sbottonando gli abiti.

Respirazione e fegato
             La respirazione profonda ha sulla circolazione lo stesso effetto di un mantice che risucchia il sangue facendolo purificare nel passaggio attraverso i polmoni.
La grossa vena che versa ininterrottamente nel cuore il sangue proveniente dal fegato è vuotata dal risucchio dei polmoni durante la respirazione. Il sangue venoso epatico deve scorrere liberamente per evitare che il fegato si congestioni provocando cause deleterie sulla circolazione del sangue proveniente dall'apparato digestivo, nel quale non avverrebbe una buona digestione.
            Con la respirazione lenta e profonda i polmoni aspirano l'eccesso di sangue nel fegato portandolo verso il cuore e poi ad ossigenarsi nei polmoni. I movimenti del diaframma e della cassa toracica dal canto loro permettono una circolazione venosa più veloce evitando che il sangue stagnante intossichi l'organismo.

Il respiro per entrare in contatto con noi stessi
“E' necessario tornare al focolare, in voi stessi, in modo smplice. Tutto ciò che dovete fare entrare in contatto con il vostro corpo. Ma dovete farlo per voi stessi. Se sarete costanti, con l'andare del tempo, scoprirete cose misteriose e questo vi darà pace.” [A. De Mello]

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