giovedì 7 aprile 2011

COVARE L'UOVO


Il momento iniziale del contatto è forse il più importante e delicato. E’ la via di accesso al trattamento, ciò che ne determinerà l’efficacia.
Penso in questo senso all’uovo come ad un contenitore dai contorni fragili ma a suo tempo sicuri, capaci di contenere la vita, sia essa ancora in embrione o già sviluppata. Ecco allora che l’uovo diventa l’immagine di uno spazio che si fa sacro nel momento in cui vengo in contatto con esso.
Uno Spazio Sacro tra chi da On Zon Su e chi lo riceve, uno spazio che è al contempo confine e inglobamento, il luogo e il tempo che consentono l’accesso ad un mondo di privata intimità.
Il mondo interiore, punto centrale dell’intera esistenza, il luogo più intimo di ciascuno di noi. In esso alloggiano gioie, dolori, vecchi traumi, ricordi, molti dei quali non sono più presenti in noi a livello cosciente.


Covare l’uovo è per me un lento processo di avvicinamento a questo luogo così prezioso. Mi dispongo ad aprire i confini del mio stesso Spazio Sacro e a metterlo a disposizione e in comunione con quello del ricevente accogliendo con reverenza il suo.
Per accedervi è necessario che io lasci da parte la mia storia personale e che mi disponga alla consapevolezza del momento peculiare che sto vivendo, in una condizione di apertura verso nuove prospettive, nuove informazioni.
Cerco il contatto con le mie capacità e i miei talenti e li metto a disposizione.
Cerco un punto di vista neutrale dal quale guardare la realtà come testimone priva di aspettative e priva di attaccamento affinchè la saggezza del corpo sia in grado di muoversi liberamente nel suo Spazio Sacro di guarigione.
Cerco un punto di adeguata distanza di sicurezza e fiducia tra me e chi riceve per favorire un dialogo tra il mondo esteriore e quello interiore, tra il visibile e l’invisibile affinchè si ricrei l’intimità innata naturale in grado di riorientare alla totalità.
Covare l’uovo è il momento che mi emoziona di più, il tempo in grado di cambiare la mia percezione del mondo, il tempo e l’atteggiamento che poi permarrà per tutta la durata del trattamento.
Quel tempo nel quale, a pare mio, al di là di ogni più valida tecnica, ogni cosa si compie.
Annagi

2 commenti:

  1. Covare è come tenere una vita nella propria mano

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  2. un momento profondo e di meditazione, entro in contatto con me stessa e con l'altro...

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