martedì 27 settembre 2011

Risonanza II parte

[...]
"Il mondo esterno come uno specchio.
So bene che questo modo di considerare risulta inizialmente molto insolito, tuttavia l'abitudine a certe affermazioni non deve necessariamente essere considerata il criterio della loro esattezza.
Il cosiddetto mondo esterno è in realtà uno specchio in cui ognuno vive se stesso, in quanto dalla realtà generale vera, oggettiva, uguale per tutti, filtra solo quello per cui ha personalmente un'affinità.
Chi non è consapevole di questo fatto, finisce per commettere errori di comportamento.
Quando la mattina mi guardo allo specchio e in questo specchio vedo un viso che mi guarda in modo poco amichevole, posso strapazzare per bene questo viso per la sua poca cordialità. Il viso nello specchio non si lascia per quessto impressionare, anzi invia altrettanti insulti.
In questo modo è facile arrabbiarsi sempre di più finchè non si comincia a colpire il viso incriminato e lo specchio va in frantumi.
Nessuno pero si comporterà in questo modo con lo specchio del bagno, perche' siamo ben consapevoli della sua funzione di specchio.
Tuttavia quasi tutti gli uomini si comportano nella vita quotidiana nel modo sopra descritto. Lottano contro i loro nemici nel mondo esterno, contro i vicini o i parenti indisponenti, contro le ingiustizie dei superiori, contro la società, e altro ancora.



Tutti in realtà combattono soltanto contro se stessi.
Per questo ovunque ci sono sempre e soltanto dei perdenti, mai dei vincitori, perchè contro chi si potrà mai vincere in una battaglia allo specchio? La legge di risonanza e dello specchio vale naturalmente sia in senso positivo che negativo.
Se nelle nostre considerazioni citiamo quasi esclusivamente esempi negativi, è perchè è qui che si produce il dolore umano. Gli aspetti positivi della vita vengono facilmente accettati da tutti.
Se l'uomo si rende conto della funzione di specchio del mondo che lo circonda, si procura una insospettata fonte di informazione. Anche se nello specchio si può vedere sempre e soltanto se stessi, noi usiamo lo specchio perchè può mostrarci parti di noi stessi che senza il suo aiuto non potremmo mai scorgere.
Allo stesso modo, l'osservazione del proprio mondo esterno e degli eventi coi quali si viene confrontati è uno dei metodi migliori per conoscere se stessi, perchè tutto quello che nel mondo esterno disturba indica semplicemnte che non si è conciliati in se stessi col principio analogo.
Questo l'uomo se lo sente dire poco volentieri e tuttavia il fatto che uno si irrita per l'avarizia dell'altro, indica con certezza che avaro è anche lui. Altrimenti la cosa non potrebbe disturbarlo. Se è generoso, che gli importa dell'avarizia degli altri? Potrebbe prenderne semplicemente atto, senza irritarcisi e senza sentirsi disturbato. [...]
L'uomo deve solo modificare se stesso, ed ecco che tutto il mondo si modifica con lui. Se vedo allo specchio quel viso scortese, non ho che da sorriderne, e lui con certezza rispondera' al sorriso!
Tutti vogliono sempre modificare il mondo, ma nessuno applica i mezzi capaci di farlo con successo. Chi modifica la propria affinità, riceve un programma nuovo, vede un mondo diverso.
Ogni persona vive nel suo 'mondo'. Di questi mondi ce ne sono tanti quanti sono gli uomini. Tutti questi mondi sono solo parziali aspetti del mondo reale, che segue leggi ferree e non si fa influenzare dalle pretese umane di cambiamento. Il mondo esterno è la più fidata fonte di informazione sulla propria personale situazione, quella nella quale ci si trova." [...]

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